domenica 31 dicembre

di | 30 Dicembre 2017
giotto natività

GIOTTO CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI PARTICOLARE DELLA NASCITA DI GESU’ E ANNUNCIO AI PASTORI

Domenica 31 dicembre – Santa famiglia. Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Commento

Siamo al termine di un anno. Ringrazio Dio per tutto quanto mi ha regalato di bene in questi giorni trascorsi nel lavoro, nella preghiera, nelle amicizie. Ringrazio Dio perché è stato un anno complicato, ma bello, carico di incontri, storie e racconti belli. Insomma un bell’ anno. provate  a scrivere due righe su quest anno per condividerle con tutti coloro che leggono queste parole. E questo anno si chiude nel nome della famiglia di Nazareth: Maria, Giuseppe e Gesù. Il testo del vangelo è ricchissimo e trovo interessante questi due spunti. Vi è come una consegna del figlio Gesù da parte di Maria e Giuseppe. Il luogo di questa consegna è il tempio di Gerusalemme, luogo privilegiato dell’incontro tra Dio e l’uomo. Il figlio va consegnato a Dio perché in Lui possa trovare sostegno e forza. Ma va consegnato anche alla vita, alla vita del figlio stesso. Maria e Giuseppe consegnano Gesù alla sua storia, al suo progetto, alla sua vocazione. Ma la scena conclusiva del vangelo di oggi è a casa, è il ritorno alla casa di tutti i giorni da parte di questa famiglia. E in quella casa il Bambino cresceva e la grazia di Dio era su di lui. Maria e Giuseppe tornarono alla santità, alla profezia e al magistero della famiglia, che vengono prima di quelli del tempio. Alla famiglia che è santa perché la vita e l’amore vi celebrano la loro festa, e ne fanno la più viva fessura e feritoia dell’infinito. Perché tutto alla fine si gioca nella vita feriale di una casa e si diventa santi nella ferialità di una casa.

Preghiamo

Preghiamo per chi non ha casa

4 pensieri su “domenica 31 dicembre

  1. sr Rita

    Dico grazie e benedico Dio per ogni giorno vissuto, con quanto ogni giorno ha portato e chiesto. Ci sono stati luoghi che hanno l’apparenza della notte. E poi vedi che c’è un’alba anche lì. Ho vissuto omenti di gioia e di memoria assieme alle consorella che han festeggiato con me 50 anni di vita religiosa. Di esse due sono morte in queste settimane. Le penso tra le braccia della misericordia. Affido al Signore e alla vostra preghiera il vescovo della mai diocesi di Uniao da Vitoria che ho visitato oggi in rianimazione. Ha un brutto cancro che ha invaso tutto il corpo. L’ho visto molto sofferente e quasi senza possibilità di parola. Gli ho detto che sta servendo la sua chiesa con più efficacia ora che in altre forme di pastorale Mi ha detto che il Signore sa.

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  2. . Elena

    Un altro anno si conclude. Anche per me molto complesso e ricco di esperienze e di incontri. Di conoscenza e consapevolezza. Ringrazio il Signore per ogni giorno vissuto, per ogni incontro, per ogni esperienza, anche dolorosa,ma ricca di amore e di significati. Prego per quanti ho incontrato, condividendo momenti belli e a volte faticosi. Prego per voi che avete accompagnato ogni meditazione con ricchezza di pensiero e apertura di cuore. Ringrazio per il dono della vita e della salute, della forza e dell’amore, delle amicizie e del lavoro e soprattutto della famiglia, con quale chiuderò tranquillamente questo anno ed inizierò il nuovo. Grata per ogni respiro, prego per le intenzioni di ciascuno e ricordo al Signore ciò che custodisce il nostro cuore! Buon anno….

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  3. sr.Alida

    Al termine di un anno ringrazio il Signore per quanto vi ha racchiuso come dono fatto a me,e quanti a me cari…e tra le piu care e amiche mi è spontaneo dire al Signore “Ti prego o Signore per tutte le persone scritte nel cellulare che uso,e per le loro famiglie ,perchè siano sempre accompagnate dalla Tua presenza. Rivesti il mio passato di misericordia,il presente di amore ,il futuro di speranza .” Chiedo per tutti che sappiamo vivere l’essenziale ….e per chi non ha casa .

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  4. Cristina

    Ringrazio il Signore per l’anno trascorso, tra alti e bassi, ricordando uno zio e i genitori di una cara amica chiamati improvvisamente alla Casa del Padre. Ringrazio don Sandro per la guida quotidiana e chi tutti i giorni condivide le proprie riflessioni. Buon anno a tutti voi, ai vostri cari e a quelli più in difficoltà

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