domenica 24 dicembre

di | 23 Dicembre 2017
giotto natività

GIOTTO CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI PARTICOLARE DELLA NASCITA DI GESU’ E ANNUNCIO AI PASTORI

messa di mezzanotte

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».  E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama»

Commento

Ho messo come lettura da commentare il vangelo che ascolteremo nella notte di natale. Il commento è affidato ad una lettera a Gesù Bambino che ho preparato proprio per questa messa nella parrocchia di blello.

24/12/2017- Blello – messa di mezzanotte

“Quando tuo figlio ti chiederà…..”

Carissimo Gesù bambino, voglio partire con alcune informazioni per dirti di stare bene attento di nascere ancora una volta su questa terra. Dicono che è da 16 anni che Bergamo città non ha un Natale con la neve. Non ho le statistiche di Blello. Dicono che sono cambiate le stagioni. Qualcuno ha fatto in una parrocchia un presepio profugo, come del resto lo sei stato tu quando sei fuggito in Egitto. E allora nella stessa parrocchia e nella stessa piazza, qualcuno ha pensato bene di costruire un presepio tradizionale per salvaguardare le nostre sane tradizioni. Dicono che possiamo fare il biotestamento e che in sé è una bella cosa. Ma qualcuno dice che è la porta aperta all’eutanasia. Dicono che la chiesa ha aperto ai separati, conviventi, coppie di fatto. Ma qualcuno nella chiesa dice che non è proprio così. Dicono che la tua città santa, Gerusalemme ora è capitale di Israele. Dicono così alcuni, ma altri dicono che non è vero. Dicono che i profughi sono la tragedia umana più grande del tempo moderno. Altri dicono che sono pericolosi e vengono a colonizzarci…. Dicono che siamo sul crinale della tragedia ecologica e si firmano trattati per salvare l’ambiente. Altri dicono che non è vero e non firmano gli stessi trattati. Ed anche in paese quante se dicono circa le unità pastorali, i giovani, le messe…. Vedi Gesù bambino le chiamano fake news, notizie false o tendenziose. E ti garantisco che oggi si dice tutto e il contrario di tutto. Ecco perché ti sconsiglio di venire tra noi. Rimarresti confuso anche tu, con tua Madre Maria e tuo padre Giuseppe. O forse non eravate confusi anche voi quel giorno che a Betlemme non riuscivate a trovare una stanza per far nascere un bimbo e vi siete arrangiati in una grotta con la compagnia di pastori, pecore, asini e buoi? Confusi perché pensavate Betlemme città più accogliente ed invece non c’era posto nella locanda. Forse non c’era posto per un estraneo, per uno che non portava soldi. Perché, e questa ti garantisco che è una certezza, l’unica cosa certa è l’economia, cioè è certo che l’economia deve girare, come, è incerto. In mezzo a questa confusione ti garantisco che c’è anche tanta grande e buona generosità. E di questo io devo dire grazie per tutto il bene che vedo. Io so già che Tu nasci ancora, io so anche che tutti noi non possiamo non celebrare questa notte la tua nascita. Ma te lo immagini se decidessimo, per dare un segno forte di non farti nascere nella messa di mezzanotte. Va bene tutto, però la messa di mezzanotte non si tocca. Fa parte della tradizione. Ecco il punto caro Gesù Bambino. Fa parte della tradizione e si deve fare. A me piace dire che fa parte delle mie convinzioni, della mia fede, del bagaglio di valori e di sogni che mi sono stati trasmessi. Perché la parola tradizione non vuol dire conservare come in un frigorifero cose da non mandare a male, che poi tanto una scadenza ce l’hanno sempre, come sta scadendo questo modo di essere chiesa e mondo. La parola tradizione vuol dire trasmettere, vuol dire avere qualcosa da dire ai giovani. È un po’ come la cinghia di trasmissione della macchina. Deve trasmettere energia, movimento. La tradizione non è mai statica, mai ferma.Caro Gesù Bambino Tu vieni da una storia dove la cosa più importante era raccontare di storie che stavano prima di te. La domanda fondamentale che l’uomo della bibbia faceva ad un padre di famiglia era questa: quando tuo figlio ti chiederà… che cosa racconterai? Quando ti chiederà quale è la sua origine. Quando ti chiederà quale è il suo futuro.. quando ti chiederà ragione di questo mondo, del lavoro, della famiglia, della vita e della morte, della gioia e del dolore, dell’amicizia e dell’odio. Quando ti chiederà della tua fede. Tuo padre Giuseppe, che era uomo giusto, sono sicuro che ti ha narrato di storie di un messia che doveva venire. Ti ha narrato della grande città di Gerusalemme. Ti ha narrato di tua madre Maria e di come sei nato. Ti ha narrato dell’amore che aveva per lei, la sua moglie. Ti ha narrato di come tua madre faceva ogni giorno il pane e di  come una parta di questo pane andava ai poveri del villaggio . Ti ha narrato delle storie di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, del re Davide, dell’esilio, del cattivo re Erode, dell’attesa di un Messia. E tu sentivi quelle storie, e vedevi tua madre fare il pane e pensavi ad un pane più grande, il pane dell’eucarestia. Vedevi tuo padre lavorare e picchiare chiodi nel legno e sentire storie di profeti messi a morte fuori Gerusalemme e pensavi ad una croce. I tuoi genitori ti hanno tirato su nella vita e nella fede, raccontando, narrando cose belle e meno belle che sono diventate le tua vita, le tue scelte, il tuo mondo. Se non ci fossero state quelle storie nemmeno ci sarebbe stata la tua vita. “Quando tuo figlio ti chiederà…..” Quando i nostri figli ci chiederanno ragione della nostra vita e della nostra fede che cosa racconteremo? Quando ci chiederanno di questa notte che cosa racconteremo? Del mondo, della vita, degli uomini e delle donne? Dell’amore e del dolore… Quando vedranno i nostri gesti che cosa capiranno della vita? E si perché anche noi narriamo la vita e la fede.  Le nostre non sono false notizie, ma notizie che nascono dalla vita, dalle convinzioni, dai valori. I nostri gesti parlano, raccontano, costruiscono storie di vita bella o meno bella. I nostri comportamenti trasmettono la vita e la fede. a noi il compito di trasmettere racconti veri, carichi di bellezza e di vita, di generosità e di amore. A te papà il compito di insegnare un lavoro generoso, a te mamma il compito di insegnare a fare il pane per i poveri. A te prete il compito di narrare la buona notizia della pace e della giustizia. Vorrei concludere con un augurio che è una certezza: Giuseppe e Maria non erano soli in questo compito di narrare. Un angelo li ha sempre accompagnati, l’angelo Gabriele. Un angelo che dice che Dio è forte, che narra che Dio non lascia soli gli uomini, che orienta, che copre con le sue grandi ali le paure degli uomini, che si è preso a cuore le vicende e le storie degli uomini. Maria, Giuseppe e Gesù hanno creduto all’angelo Gabriele, si sono affidati, lo hanno cercato nei sogni e nei segni della vita quotidiana. E l’angelo messaggero di Dio non ha tradito le attese di quella famiglia, ha sempre vegliato su di essa. Vi auguro,  ci auguriamo di credere che un angelo ci accompagna sempre in questa nostro compito affascinante e misterioso di trasmettere, narrare, raccontare vita e fede a i nostri figli.

Buon natale

Preghiamo

Preghiamo  per chi passerà il Natale solo.

4 pensieri su “domenica 24 dicembre

  1. Sr rita

    Maria Giuseppe dentro la storia del loro tempo hanno accompagnato il progetto di Dio mettendo al mondo Gesù. Rifiutati e ignorati…non si sono arresi. Hanno fatto nascere il figlio di Dio. Ci auguriamo di essere tutti un poco ostetrica che fa nascere vita dove arriva. Buon Natale a tutti. Anche a chi non sa chi sia il Soggetto del Natale.

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  2. . Elena

    Narrare la vita con il fare accompagnandolo da parole vere, autentiche, di senso. Narrare la fede a cui i miei figli dicono di non credere, nella vita e con i gesti di tutti i giorni. E condirla con qualche parola saggia, prudente, delicata e scoprire che aldilà delle loro parole, i fatti dimostrano che anche loro credono, ma provano un po’ vergogna e non hanno fiducia nelle religioni.
    Impastare il pane e condividerlo, tenere aperta la casa a chi viene, anche questo i figli lo vedono, anche se poi hanno bisogno di spazi e tempi per loro …
    Possiamo solo essere d’esempio, nel bene e nel male, perché anche noi siamo tutto e il contrario di tutto. Preghiamo per essere credibili e autentici. E persone migliori.Preghiamo per le solitiudini di uomini e donne che passeranno Natale nella notte, nel freddo, nell’indifferenza, fuori dalle porte. Da tutte le porte.E che un angelo buono accompagni ciascuno a vedere la luce e la gloria del Tuo essere vivo in mezzo a noi. Anche se molto con conviene, ma davvero forse non conveniva neanche tantissimi anni fa…È lo stesso anche in questo Natale. Buon Natale a voi tutti e a chi portate nel cuore! Con la speranza che il cuore sia il posto più capiente che esista!!!

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  3. Luca

    …Gabri non me l’ha chiesto, ma io ci ho provato cmq a spiegargli cosa è il Natale.
    Gesù prima abitava nel cielo con il suo papà che ci vuole bene, ma nessuno lo sapeva, e allora lui è sceso per dircelo.
    Incredibile come una spiegazione così, semplice e lineare, sia chiarissima per un bambino e incomprensibile per un adulto!
    Vi ringrazio per il cammino insieme e auguro a tutti un santo Natale.

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