domenica 17 maggio

di | 16 Maggio 2020

6 domenica di pasqua – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Commento

In questo periodo abbiamo visto molte persone che non hanno potuto ricordare e salutare i parenti che ci hanno lasciato. Dove non c’è nessun legame di affetto, di amicizia, di amore quando ci si lascia tutto finisce nell’oblio, nel nulla, nel nascondimento. Ma quando c’è amore reciproco è come se la lontananza, il saluto, l’addio non faccia altro che rafforzare il legame di amore e di affetto. Così è successo con i nostri cari che ci hanno lasciato senza un saluto: si è come rafforzato un legame, si è irrobustito. Così fa Gesù con i suoi amici. Il legame con i suoi amici va oltre la sua morte e resurrezione, quel legame non soltanto va oltre, ma ne esce come rafforzato. Non vi lascerò orfani, non vi abbandonerò nel nulla dice Gesù nel vangelo di oggi. I discepoli di Gesù hanno vissuto questo con il loro maestro. Quando Gesù è morto essi – in tempi anche lunghi – hanno cominciato a sentirlo più vivo e presente che mai, vivendo la sua parola e sul suo esempio. Quando la morte ha toccato Gesù, i discepoli hanno cominciato pian piano a farne esperienza come il risorto, ossia il vivente; più amavano, più erano attenti alla sua parola cercando di incarnarla, maggiormente lo percepivano come presente, attivo nel quotidiano, e in una modalità infinitamente più forte e reale di quando egli era effettivamente tra loro. Gesù stesso è stato compagno di viaggio per i suoi per un periodo limitato di tempo; è stato un appoggio per il tempo necessario a diventare grandi, ma poi compie il distacco consapevole che dentro all’uomo è presente quel nucleo incandescente, lo Spirito, che si svilupperà, porterà a compimento l’umano, se solo gli si presterà attenzione e gli si permetterà di illuminare tutto l’essere. L’amore mantiene un legame per sempre.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che ci hanno lasciato

3 pensieri su “domenica 17 maggio

  1. sr Alida

    Non vi lascerò soli …io vivo e voi vivrete ,l’affetto l’amicizia ,l’amore di Gesù rimane sempre ,tenendoci nelle Sue mani ,ci porta con Lui presso il Padre ,è vivo è con noi ,nei volti che ci vivono accanto ,negli eventi lieti o tristi…..Con voi prego per coloro che ci hanno lasciato…e continuano ad esserci nel nostro cuore ..

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  2. Sr Rita

    Amati da Dio possiamo amare . E questo amore divino diventa compagnia: non vi lasciero’ orfani. Anche se tua madre ti abbandonasse. ..io non ti abbandonerò mai.
    Questo Gesu che si e’ fatto compagnia diventa motivo di speranza, di un futuro buono, un futuro che stiamo costruendo anche in queste settimane.

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  3. Elena

    L’amore dato, l’amore incarnato, l’amore generativo di Dio è per sempre, si nutre di se stesso attraverso il nostro accoglierlo. E si dilata, sì espande, si rigenera diventando più forte nell’assenza. Un’assenza della quale, nonostante l’amore, si soffre. Ma il legame d’amore assume forma e consistenza differenti, diventa adulto, maturo. Nel ricordare al Signore quanti ci hanno lasciato, chiediamo la forza ed il coraggio di amare oltre lo spazio fisico, datoci dai nostri stessi corpi limitati, chiediamo di generare amore dal Suo Amore in noi.

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