domenica 16 settembre

di | 15 Settembre 2018

home224 domenica T.Ordinario – dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.  Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà»

Commento

Al centro del suo Vangelo, san Marco pone l’episodio fondamentale della professione di fede di Pietro. Gesù ha finito la sua prima parte della missione per rivolgersi verso Gerusalemme dove lo attende non la gloria, ma la crocifissione e la morte. Gesù vuol accertarsi del grado di preparazione dei suoi discepoli, soprattutto di Pietro che ha posto a capo della sua futura Chiesa. Con queste premesse è possibile leggere i chiaroscuri che ci presenta il brano evangelico. Com’è possibile che Gesù tratti in due modi diametralmente opposti Pietro: prima lo loda e poi lo rimprovera aspramente? Sa benissimo che è difficile far capire il vero significato della sua missione e il piano d’amore di Dio. Pietro, anche se riconosce in Gesù il Cristo, il Messia, è legato ancora ad una visione antica, tradizionale, ristretta del messianismo. L’esortazione odierna è servita proprio per far cominciare ad introdurre i suoi discepoli, e soprattutto Pietro, nel grande Mistero della sua Persona che significa far comprendere appieno il suo messianismo d’amore che inevitabilmente passa attraverso la passione e la croce, che è di Cristo, ma che siamo chiamati a condividere tutti noi nella nostra vita.

Preghiamo

Preghiamo per i malati

3 pensieri su “domenica 16 settembre

  1. srAlida

    Tu non pensi secondo Dio ma,secondo gli uomini…Chi sono per te ? Occorre conoscere Gesù non per sentito dire ma perchè si è fatto e si fa esperienza del Suo amore….e capisco che è necessario vivere l’amore di imtazione e non solo di ammirazione come dice anche il Palazzolo. Son molto lontana ,da questo ….mi sento dire come a Pietro…..tu non pensi secondo Dio….Mentre mi so comunque amata e che la fede ha bisogno di affidarsi chiedo di rafforzarmi nella fede perchè non abbia più paura di seguirlo…..Mi unisco alla preghiera per tutti i malati
    e per le intenzioni che ci stanno a cuore …

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  2. sr Rita

    “Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Sapere chi è Gesù per me, significa entrare nella sua logica. Una logica che non è proprio conforme a quella dei più… Perdere, cioè donare, diventa la premessa per sentirsi salvati da Dio. Dove c’è il pieno di noi non c’è spazio per la salvezza che viene da Dio. Oggi preghiamo per 8 uomini e donne che, qui a Paranaguà, fanno un ritiro in preparazione alla Promessa come membri della Fraternità Luigi Palazzolo.

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  3. . Elena

    Perdere e salvare la vita, è contro ogni logica umana, ma è la logica di chi si spende quotidianamente per dare la vita, per nutrire la vita e rinnovarla negli altri . È la logica dell’amore che va contro ogni interesse umano. Eppure, già in quest’ottica la vita che ci viene restituita, appare ricca, piena,gratificante, faticosa e gioiosa nello stesso tempo. Vale la pena d’essere vissuta, questa vita che si perde ai nostri occhi,forse al tempo dei più, ma non a quelli di Dio, non a quelli del nostro cuore che ne viene riempito. Preghiamo per coloro che regalano e spendono la propria vita per gli altri….

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