domenica 11 febbraio

di | 10 Febbraio 2024

6 domenica T. Ordinario

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Commento

Le leggi di purità costituiscono uno dei capitoli fondamentali della vita di Israele. Servivano per salvaguardare la vita nella tribù, ma alla fine erano diventate soltanto fonti di esclusione religiosa e sociale per chi si trovava nella condizione di essere impuro. È la vicenda di questo lebbroso, categoria per eccellenza che era dichiarata impura e di conseguenza era esclusa da tutto e tutti. Nel brano vediamo come tre forme di trasgressione di questa legge di purità. Tali trasgressioni sono fatte in nome della vita e della persona. La prima trasgressione è quella del lebbroso che si avvicina a Gesù e supplica: se vuoi puoi purificarmi. La seconda trasgressione è quella di Gesù che non ha paura di toccare il lebbroso e di dichiararlo purificato. La terza trasgressione è quella ancora del lebbroso che invece di andare dal sacerdote per farsi certificare la guarigione decide di seguire Gesù. A volte per salvaguardare le persone e la loro vita bisogna saper sfidare anche la regole che escludono e non avvicinano

Preghiamo

Oggi giornata mondiale del malato preghiamo per tutti i malati e per tutti coloro che li assistono.

Un pensiero su “domenica 11 febbraio

  1. sr Alida

    Sto pensando a quanta sete di guarigione fisica e interiore ci può essere in ciascuno… E perché apparentemente non si senta, il male soffoca questa sete… E quante più suggerimenti o norme bisognerebbe fare perché ci sia più vita… Mentre vivere è un esigenza di cui non puoi fare a meno e forse basterebbe essere più amorevoli con tutti per guarire…o per sostenersi e superare. Non escludendo nessuno! Mi unisco all’intenzioni di oggi per tutti i malati e quanti assistono.

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