Concludo il mio percorso fra i giorni della settimana con la domenica. C’era una volta la domenica. Ieri festa al santuario di Rosciano, festa al santuario della Cornabusa. La domenica sa di festa. Giorno del sole, giorno del Signore. Giorno del riposo, che a volte rischia di essere ancora una corsa. Ma la domenica di ieri assume un tono particolare. Finisce un tempo e ne inizia uno nuovo. Diciamo che finisce in parte e ricomincia tra mille incognite e paure. Inizia la scuola, iniziano tante attività parrocchiali. Iniziamo. Vedo in questo inizio una rinascita, una resurrezione. Il primo giorno della settimana le donne andarono al sepolcro per visitare un defunto e trovarono un sepolcro vuoto. Ci volle un attimo per credere che Gesù era risorto. Forse ci vorrà un attimo per ricominciare, per credere che possiamo riprendere un cammino nuovo e antico insieme. Forse ci vorrà del tempo per renderci conto che ce la possiamo fare. ma dobbiamo crederci in questa opportunità che la vita ci offre per rinascere e ricominciare. Si dobbiamo farcela, dobbiamo camminare insieme, dobbiamo volerci più bene. Il rinascere sarà come un mondo che si apre alla luce, oppure un cuore carico di paure, o sarà tutte e due le cose insieme. Ma sarà una resurrezione di sicuro. Sarà un viaggio verso l’ignoto, una stella di nome amore ci accompagnerà, un segno luminoso che offrirà speranza a noi naviganti dentro un futuro dal sapore incerto. Ci ritroveremo un mondo che potrà essere finalmente la nostra casa, un mondo diverso, un mondo che, come ogni casa, ci può dare sicurezze. Oppure ci ritroveremo a camminare nei deserti sconfinati di una terra riarsa e stanca che non potrà essere la casa che ci da sicurezze e certezze. La carità farà la differenza. le mani aperte come tanti bambini tese a cercare un abbraccio, faranno la differenza. I piedi che camminano verso il mondo degli uomini e delle donne per cercare un incontro faranno la differenza. Gli sguardi buoni e carichi di pietà faranno la differenza in questo ricominciare. Certo non faranno la differenza i pugni chiusi, i piedi che tirano calci, gli sguardi da duro, i corpi muscolosi e palestrati da mettere in mostra sui social. O forse anche questi faranno la differenza, anzi già la stanno facendo, ma sarà la fine di un mondo creato da uno che ogni giorno mentre creava vedeva che era cosa buona. Sarà così il rinascere, un cuore che batte di carità, una vertigine di speranza, una fiducia radicata nell’uomo e nel Dio creatore. E poi è tutta qui la domenica un meraviglioso rinascere, una stupenda resurrezione. Forza coraggio ai maestri, alle mamme e papà, ai ragazzi, ai preti a tutti gli uomini di buona volontà. Sarà un rinascere insieme, un camminare insieme, sarà… quello che l’uomo vorrà… e che insieme a Dio costruirà da oggi in avanti.
Grazie per i pensieri, i desideri, gli impegni e le speranze condivisi nell’arco della settimana!
Saremo piccoli fogli di carta, pagine di un grande libro che è la vita di ciascuno su cui poter scrivere ogni giorno a due mani… E se riusciremo a tracciare ciò che Lui ha desiderato e pensato per noi, sarà sicuramente un capolavoro.
“Saremo degli originali e non fotocopie”…perché abbiamo un Maestro eccezionale.