cari sposi

di | 26 Giugno 2020

Oggi diventate moglie e marito. Di questi tempi ci vuole coraggio per sposarsi. Una semplice cerimonia in chiesa, un semplice pranzo a distanza. Con qualche parente e qualche amico. Il resto tutto rinviato. Nello scrivere a  voi è come se volessi scrivere a tutte le coppie di cui ho celebrato il matrimonio e a quante coppie conosco. Ci sono sposi, conviventi, coppie di fatto. Tutti sono degni di rispetto. Tutti vogliono provare a vivere l’avventura dell’amore. Ci sono coppie serene, coppie in crisi, coppie che hanno preso strade diverse. Tutte vi porto nel mio cuore, tutte siete nel cuore di Dio.  Questa lettera è per tutti voi e per tutti i vostri sogni.  Ma oggi vorrei ricordare Michela e Fabio. In loro due vedo tutti voi e tutti i vostri sogni. Loro sono il segno che ci si può voler bene. È quello che fate ogni giorno tanti e tante di voi che cercate di volervi bene dopo tanti anni di vita insieme. Cari sposi, voi siete il segno di una ostinazione dell’amore, di un amore che si può sognare, vivere, giocare fino in fondo. Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! Così canta il cantico dei cantici, il canto più alto e sublime dell’amore, dell’amore umano. e il vostro amore, ogni amore rimane come un sigillo, come un tatuaggio per sempre. Al di là di ogni storia e ogni vicenda umana. Per sempre rimane il segno dell’amore. Non voglio fare la retorica dell’amore. Capisco quanto è bello e affascinante amare ed essere amati. Capisco che una coppia che nasce in un matrimonio ha davanti tutta una vita per essere segno dell’amore di Dio. Capisco che questa strada non sarà facile. Amatevi di un amore limpido, sincero; amatevi nella fatica e nella gioia. Amatevi dentro le vostre fragilità. Ricordo mio papà ormai malato e incapace di capire che in un attimo di lucidità disse a mia madre: ti voglio bene ancora. Dopo 48 anni di matrimonio. Erano una coppia all’antica, ma avevano messo al centro del loro amore non il lavoro, non la casa, non il mettere via per i figli, ma un amore che aveva una sorgente bellissima. Il loro amore si abbeverava alla sorgente fresca e chiara dell’amore del Signore. Lo ripeto, all’antica facevano tutto questo, ma quel modo antico di vivere l’amore che io non riuscivo a capire, li ha tenuti insieme 48 anni, fino a quando mio papà è salito in cielo. Auguri di bere sempre alla sorgente della vita che è l’amore del Signore. Auguri per un amore sognato, che oggi trova il suo sigillo, il suo tatuaggio. E voi tutte coppie che da tanti anni cercate di volervi bene, oggi vogliate ricordare questi due giovani e nel ricordare loro, rinnovate a voi due e a Dio il vostro sigillo per sempre. 

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