Il tempo non ci aiuta con i ragazzi del cre. E nemmeno ci aiuta per il nostro lavoro. non voglio semplicemente dire che qualche mese fa era tutto secco ed oggi piove troppo. Voglio invece dire che davvero tutte quelle cose che pensiamo in genere saltano per aria. Faticoso ricomporre il tutto, soprattutto quando sai che non hai tempo perché il lavoro inizia e i ragazzi arrivano. Poi tutto si risolve e allora alla fine mi chiedo perché mi devo agitare così tanto. So che prima devo capire per muovermi nel modo giusto, ma a volte non c’è proprio tempo. Credo che la provvidenza esiste, che la mano buona di Dio mi accompagna e ci accompagna. Ma c’è un particolare; è come se dobbiamo imparare a mettere in movimento questo affidamento provvidente grazie alla nostra collaborazione. La mano provvidente di Dio ha bisogno di un’altra mano tesa che è la nostra. Ha come bisogno di una spinta, di un incoraggiamento e allora, l’altra mano, quella provvidente di Dio si mette in movimento e viene in nostro soccorso. Questa attenzione a mettere in movimento la mano provvidente di Dio la sentiamo soprattutto nei momenti difficili e bui della nostra vita. è proprio in questi momenti che dobbiamo tendere la nostra mano verso la grande mano di Dio che ci afferra e ci viene in soccorso. Se non tendo la mia mano a Dio, Lui non tende la sua a noi. È come quando l’imprevisto della vita mi assale e devo essere in grado di anticipare una mossa che si muove nella direzione non dei miei desideri, ma della mano provvidente di Dio e poi lasciar fare a Lui. anticipare la mossa, anticipare Dio, perché Dio rimetta in moto la vita. capire per muovermi anche quando il tempo mi fa saltare tutti i piani. Capire per anticipare la mossa di Dio e poi rimettere tutto nelle mani Dio. Questo è credere nella provvidenza: un anticipo di mossa verso la fiducia in Dio.