venerdì 7 luglio

di | 6 Luglio 2023

Matteo 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. 28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.

Commento

Questa è una delle poche preghiere che conosciamo di Gesù. Dopo aver parlato della missione di Giovanni Battista, della sua prigionia, questa preghiera diventa un motivo di consolazione e di fiducia per lui  e per tutti coloro che soffrono. Il fatto che parli di Dio come di colui che è Signore del cielo e della terra  dice la solennità di tutta questa preghiera. Riconosce la grandezza del padre, ma riconosce anche che questa grandezza si china su chi è più debole, su chi è piccolo. È come un filo che unisce tutta la scrittura: quello della vicinanza del Signore verso i piccoli. Questa realtà può essere compresa solo da chi è piccolo e non da chi si sente intelligente e sapiente. È proprio così: è piaciuto a Dio che, nel suo figlio Gesù, il Signore del cielo e della terra si manifestasse a tutti i piccoli. Questi piccoli, questi sofferenti, questi deboli sono stati scelti da Dio per far conoscere il suo regno di amore a tutti gli uomini. noi ancora oggi possiamo gettare tutte le nostre fatiche su Gesù e lui le porterà con noi.

Preghiamo

Preghiamo per i malati

Un pensiero su “venerdì 7 luglio

  1. srAlida

    Gesù mite è umile di cuore rendi il mio cuore simile al tuo. È bello sentire personale l’invito di Gesù Venite…. Vi ristorero’ . E ti ringrazio Padre….. Mi unisco alla preghiera per tutti i malati, perché anche i gravi sentano questa carezza di Gesù.

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