Scusate per i fuori strada di questi giorni. È andata così. Forse ci voleva anche tutto questo. A volte è davvero impegnativo stare in quello che si sta cercando di vivere. E allora saltano come le coordinate di tante cose. E vado anche in confusione. Ieri mi sono fatto un giro tranquillo per tutto l’orto. Ormai tra piante, api e orto, per fare un giro completo con calma ci vogliono almeno 20 minuti. Ho guardato tutto quello che potevo guardare. Poi mi sono immerso in tante cose da fare e alla fine ci sono ritornato nell’orto ieri sera e mi sono rifatto un altro giro. Dovevo trovare un meccanismo che poteva permettermi di rimettere in sesto le idee, un modo per acquietare il cuore. Mi sono fermato sotto una delle piante di prugne e mi sono seduto. E ho immaginato. Ho immaginato il buon Dio che è lento all’ira e grande nell’amore. Quel buon Dio che mi ha già perdonato prima ancora che io me ne renda conto. Ho immaginato io di chiedere scusa a tutti. Ho immaginato che abbiamo fatto tutti insieme un bel lavoro. ho immaginato la fioritura primaverile e la maturazione estiva e con grande apprensione mi sono detto: ce la faremo. Ho immaginato non una maturazione di frutti, ma una sapienza e una bellezza che nasce dal gusto e dalla passione per la vita. Quella passione che cerco di trasmettere ogni giorno a tutti noi. A volte brontolando, a volte con gioia, in genere con forza. Ho immaginato un mondo fuori dal covid e un mondo riconciliato, pacifico. Ho immaginato il gatto faraone che camminava sereno con la volpe come compagna di viaggio. Poi ho guardato un ramo della pianta di prugne che aveva i primi germogli e mi ha come sussurrato: non allargarti troppo, rimane umile nel bene e nel male. Non ho mangiato ieri sera. Si può provare anche a non cenare per una volta tanto ero pieno della mia immaginazione e di quel ramo che mi chiedeva un po’ più di umiltà. Me torno a casa e porto con me un po’ di tristezza per quel documento del vaticano che chiede di non benedire le coppie omossessuali. Penso che non sarò molto obbediente al riguardo. Tutti meritano una benedizione. Mi ero portato a casa del lavoro da fare. Non ho fatto niente. Sono stato per po’ in compagnia dell’amato del cuore, Gesù, fino a quando mi sono addormentato. Meglio non dire l’ora. Ho chiesto solo una cosa come diceva la gemma della pianta di prugne: non allargarti troppo nel bene e nel male. Sii umile e ricordati che sei ospite su questa terra. E se non riesco a chiedere scusa a tutti lo fatto dicendolo all’amato del cuore, Gesù. lui saprà come arrivare a tutti
Grazie don dei tuoi fuori strada si addicono bene anche a quelli che percorro anch’io . E comunque cammino è una parola importante. Per fortuna sostenuto dal Signore perché di fede manco tanto e la chiedo a Lui..