Volevo intitolare questo testo con giovinezza, ma poi ho cambiato, mi ricordava quella giovinezza cantata durante un periodo nero della nostra storia. e allora ecco giovane anima. Ieri giorno di festa per il compleanno. Ecco un dialogo con un ragazzo ucraino. Il dialogo per difficoltà di traduzione è avvenuto con Google traslate. Ogni tanto anche la tecnologia serve. Eccolo il dialogo: “quanti anni compi?” 62 rispondo io. E lui “vecchio di età, ma giovane nell’anima” e qui finisce il dialogo. Dentro di me penso a queste cose. vecchio di età. Devo prendere atto che gli anni vanno su. Una volta volavo (quasi) in montagna, oggi vado al rallentatore. Ma giovane d’anima. Questo è un gran bel complimento. Mi sono anche chiesto se sono ancora in grado di stare in un oratorio. La passione per l’oratorio non è diminuita, le forze sì, non ho più la forza per seguire l’evoluzione dei giovani. L’anima è rimasta giovane e quindi forse ce la posso fare ancora. Oratori con curati con anime giovani… che bello e… magari. Poi la parola sacra mi riconduce ad un salmodiare strano. “Come frecce nelle mani di un prode, così sono i figli della giovinezza. Io conosco un prode che tiene tra le mani la mia anima giovane e il mio corpo un po’ invecchiato, è Dio mio Padre, io conosco un prode che tiene tra le mani la mia anima giovane e il mio corpo un po’ invecchiato, è mia madre che non mi conosce più ma sicuramente veglia su di me come ha sempre fatto e sono gli amici che mi preservano dalla tristezza. Ma poi trovo anche nella parola sacra queste parole: Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»; se le parole di prima erano di un salmo queste parole sono di Qoèlet e i giorni cattivi un giorno arriveranno e forse sono arrivati. Nei giorni tristi a me basta ricordare il mio creatore. Grazie per i miei giorni belli e tristi insieme, grazie a tutte le forze buone che mi circondano e che mantengono giovane la mia vita.
Auguri Don Sandro, anche se in ritardo. È vero il tempo passa, ma per tutti, e ogni giorno è un giorno in più, si invecchia, si cambia ma ci si arricchisce sempre di qualcosa di nuovo e si riescono ad apprezzare cose diverse, in tempi e modi diversi.
Mi piace pensare alla vita come un arcobaleno: ci sono strisce chiare, più leggere, strisce più scure, più pesanti
come le nostre giornate ma l’arcobaleno è bello perché è l’insieme. Ti auguro ti avere sempre belle giornate e o sguardo sempre rivolto all’arcobaleno.
CORSI E RICORSI DELLA STORIA UMANA.
Stasera ho sentito una dichiarazione di Di Battista che accusa gli israeliani di costringere, con i loro bombardamenti, i bambini palestinesi ad emigrare in Egitto.
La mente va subito alla citazione dei Vangeli della strage degli innocenti commessa da Re Erode nel tentativo di eliminare il Messia, costringendo Gesù Giuseppe e Maria ad emigrare in Egitto.
Chissà quante volte la “pulizia etnica” si ripeterà?
…anche nella preghiera siamo rilegati a dover omettere certe parole belle come giovinezza per paura di essere fraintesi. Ma dove stiamo andando con questi preconcetti? Manteniamo il vero valore delle parole e non quello che ideologicamente possono richiamare. Questo è cattivo pensiero e pregiudizio dei media. Grazie e buona giornata. Io amo la giovinezza anche da “anziano” come sei tu. Ah ah la giovinezza è la risorsa di maturazione per i nostri ragazzi che a fronte di certe considerazioni direbbero….ma cosa ci stanno insegnando!