rami d’ulivo

di | 5 Aprile 2020

Leggo i 4 vangeli e nei racconti dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme non trovo l’ulivo. Trovo invece dei rami intrecciati, delle palme. Questo episodio vissuto da Gesù rimanda alla festa ebraica dello Sukkot, ossia la Festa delle Capanne. E allora perché l’ulivo? La spiegazione storica dice che in Italia da sempre è stato più facile reperire rami di ulivo che palma. Ma non mi voglio fermare a questa spiegazione storica che ci può stare, ma non mi soddisfa, non aiuta a comprendere il segno dell’ulivo. La bibbia, la scrittura sacra, mi viene in soccorso. Al termine del diluvio universale è una colomba che rientra nell’arca con un ramoscello d’ulivo segno che il diluvio universale è finito. Segno della pace, segno della nuova amicizia tra cielo, terra, uomo e Dio. E poi la scena dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme avviene proprio verso il monte degli ulivi, e Gesù vivrà il momento solenne della sua vita, quello della decisione ultima proprio nel giardino degli ulivi. Pace, nuova amicizia, decisione ultima, Gerusalemme, che significa città della pace sognata. Tutto ci riporta ad un mondo rinnovato. Il ramoscello d’ulivo che quest’anno forse non arriverà nelle nostre case è segno di un mondo nuovo da sognare e da costruire. E per finire un’ultima cosa. Nelle case degli ebrei era il papà che benediceva la mensa, i figli, la casa. Quest’anno non riusciremo ad andare in chiesa, non ci sarà il prete che benedice (se non via tv e radio). Fatelo voi genitori, benedite un ramo di ulivo, benedite la mensa di Pasqua, benedite i vostri figli, benedite i malati. Sì fatelo voi, non come un’eccezione perché quest’anno non si può andare in chiesa a ricevere la benedizione dal prete, che poi è quella di Dio Padre. Fatelo come un dono che vi è offerto, che può diventare quotidianità, gesto che potete ripetere ogni giorno. Benedite….

3 pensieri su “rami d’ulivo

  1. Rita

    Qui da noi la benedizione appartiene a tutti. Questo tempo ci conferma che la benedizione di Dio passa attraverso la benedizione degli uomini che si appartengono nella fede.

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  2. sr Alida

    Benedire :un gesto del cuore da imparare e vivere nel quotidiano di sempre ,ancor di più in questo tempo .Grazie don Sandro

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