sono arrivato a la paz oggi ho lasciato gli spazi aperti delle montagne di viloco e ho incontrato la realtà della città. Ci sarebbe da scrivere per ore. Mi limito a dire che tutto e’ fatto di contrasti e devo imparare a starci dentro! Buon anno
sono arrivato a la paz oggi ho lasciato gli spazi aperti delle montagne di viloco e ho incontrato la realtà della città. Ci sarebbe da scrivere per ore. Mi limito a dire che tutto e’ fatto di contrasti e devo imparare a starci dentro! Buon anno
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Sì, Don, La Paz è una città che io ho definito “assurda” sei anni fa, nel mio viaggio in Bolivia.
Assurda per tutti i contrasti così forti e talvolta violenti, che avevo sotto gli occhi. Anche la schiavitù della persona a “servizio” nella famiglia che mi ospitava. Ho vissuto come te, credo, l’essere diversi in una realtà diversa. Ho vissuto l’essere stranieri, compresi, aiutati, tollerati, amati, detestati o invisibili a seconda degli incontri, ma questo mi ha permesso di comprendere e di vivere in prima persona i sentimenti di chi arriva in un paese nuovo.
Dopo, non si è più gli stessi, mi sono detta, e non avrei più voluto essere la persona che ero prima.
Credo anche che i contrasti che vediamo fuori, in qualche modo ci facciano riflettere sulle nostre ambiguità di esseri umani, fragili nelle scelte e nella tenuta … Esperienze interessanti che solo un viaggio all’esterno del tuo mondo ti permette di fare dentro il tuo mondo più intimo. Per crescere ancora un po’….
Buona continuazione del viaggio….
Elena
Un saluto affettuoso e un abbraccio a te e a Anna, Itala
“Stare dentro i contrasti:.”..come siamo fatti per essere immagine di Dio ,tanto siamo capaci di compiere il male….tanto l’uomo è capace di costruire,quanto di distruggere,..tanto siam capaci di dare vita, quanto di far morire…Grazie,don Sandro per questa sottolineatura…che incontri ancora piu’ forte nel tuo viaggio…che il Signore ci aiuti a volgere a opportunità ,sia pur piccoli contrasti quotidiani..buona continuazione del viaggio!
La città, il paesello, le montagne, le colline…il semplice e il complesso…insomma tutto ciò che è fuori di noi sembra essere la proiezione del nostro animo. E nell’animo umano, come dice Alida, ci sta di tutto, convivono mille contrasti…a volte chiudo gli occhi per non vederli fuori e dentro me, a volte scappiamo o ne abbiamo la tentazione. E invece no. Don Sandro hai ragione (e tu dirai “lo so”) bisogna “STARCI DENTRO”!
Anche se in ritardo auguro di cuore a tutti voi un buon buonissimo 2016!
Buon anno a tutti.
E ciao don Sandro.
Ci arrivano piccole, grandi cartoline dalla Bolivia. Grazie, don.
Hai iniziato l’anno con questo viaggio: è un buon auspicio! chissà quanto viaggerai quest’anno.
Però cerca di tornare, non vorrei che tu fossi troppo attirato dall’idea di vivere in Bolivia: se ti abitui a vivere oltre i 4.000 metri, poi riesci anche a tirare due calci al pallone (masticando foglie…).
Penso a Sr. Rita (anche se, purtroppo, non la conosco personalmente) ed immagino l’apprensione e le difficoltà quando vengono a dirti che rischi di diventare “clandestino”.
Ha parlato di Curitiba: avevo un amico (purtroppo morto qualche anno fa), che ha frequentato la città con l’Associazione “Rete Speranza”, che oltre curare adozioni internazionali, ha promosso e finanziato la costruzione di una scuola professionale in città.
Auguro a Sr. Rita di risolvere positivamente e velocemente il suo problema.
Aspettiamo altre notizie, sia da don Sandro che da Sr. Rita.
Intanto, buona Epifania a tutti.
Caro Don Sandro, scendere al piano ti dà una sensazione di “complessità”? La ferialità è proprio questo luogo di contrasti, di imprevisti che ti rilanciano continuamente alla radice del tuo esser e del tuo credere. Ti accompagno in questo viaggio che è anche un poco il simbolo della vita di tutti. Grazie per le fessure attraverso le quali ci fai intravedere qualcosa di te e del mondo che stai visitando. Giulio accenna all’associazione Rete Speranza. Proprio domenica e ieri ho condiviso con Graziella, della Brianza, che è responsabile di questa associazione e vive nella comunità con le mie consorelle a Curitiba da circa un anno. Vedi che il mondo si incontra?! Circa il mio permesso di soggiorno non ho risolto molto: a fine gennaio o inizio febbraio devo tornare dalla polizia federale, far nuovamente tutti i documenti e vedranno se riescono a infilarmi ( incaxiarmi – come si dice qua) per ripresentare i documenti e pagare di nuovo le tasse. Poi dovrò aspettare che da Brasilia mandino il permesso di soggiorno definitivo. Ogni volta si comincia da capo come fosse la prima volta. Che fare, siamo ospiti e pellegrini !Comunque grazie a tutti e buona continuazione dell’anno. A voi che siete in Italia Buona Epifania: che il Signore si manifesti attraverso la vita di ciascuno di voi.