Non ho dei particolari episodi da cui partire, ieri è stata una giornata di burocrazia pura. Un affanno unico per chi come me non se ne intende. Meno male che ho tanti amici che mi aiutano e a cui posso dare fastidio e che non dicono mai di noi. grazie. Ma in un momento di tranquillità, mentre attendevo con il mio gatto il temporale mi sono come detto: rendere umana la vita non è un temporale, o meglio ci può stare il temporale, ma questo deve passare. Il mondo non vive di temporali, anche se sono necessari e poi oggi i temporali sono uragani come quello che è arrivato in America: l’uragano Laura. Non ho mai capito perché gli americani danno dei nomi simpatici agli uragani, che non sono proprio simpatici. Rendere umana la vita è dare una possibilità di vita buona a tutti. È un vero mistero a volte cosa vuol dire una vita buona per tutti. E’ talmente tanta la complessità di questo mondo che parlare di vita buona per tutti è un vero dramma. Non possiamo nemmeno semplificare questa complessità; c’è e basta e ci facciamo i conti ogni giorno. Non possiamo nemmeno fare dichiarazioni di intento del tipo vogliamoci bene, andiamo d’accordo, cibo, casa, lavoro per tutti. Sono slogan che non servono a molto. Io non ho bisogno di valori, ma di persone e fatti che provano a tradurre i valori in scelte e in prassi. Ma una cosa forse la possiamo fare. è un esercizio difficile, ma che merita di essere realizzato. Almeno per chi crede in questi ideali che devono diventare prassi quotidiana. Credo che l’azione che dobbiamo saper mettere in atto è un’azione non violenta. Il vangelo parla di beati i miti e poi ancora beati gli operatori di pace. Rendere umana la vita non è un temporale, ma un giorno di sole, non è una lotta contro, ma un incontro continuo con l’altro dentro le fatiche, le differenze, le ferite che ci accompagnano. Gandhi diceva che è più difficile addestrarsi alla non violenza che alla guerra. E questo è già un pensiero interessante: alla non violenza ci si allena, ed è un allenamento duro, come quello dei soldati che si preparano alla guerra. Un allenamento nell’uso delle parole, un allenamento nell’uso del corpo, dei gesti, dei sentimenti, delle scelte nella vita. sì, un vero allenamento quotidiano. Perché la non violenza oggi può diventare il modo privilegiato, la via maestra per rendere umana la vita? lo dice lo stesso Gandhi: La non violenza non è un paravento per la codardia, ma è la suprema virtù del coraggioso. Non violenza è la forza dell’anima o l’energia della divinità dentro di noi. Diventiamo simili a Dio nella misura in cui realizziamo la non violenza. Si è vero, uno pensa che il non violento è uno che non si espone mai, un buono e quindi un codardo perché non si impone mai. In realtà essa è la più grande virtù del coraggioso. Provate a dire sempre le vostre ragioni, perché quelle dobbiamo dirle, ma provate a dirle da non violento, vi accorgerete di quanto è difficile stare in questo atteggiamento forte e mite insieme. Di quanto è difficile non fa prevalere la mia ragione, ma esserci con tutto me stesso dentro una discussione, ma esserci da non violento. Ancora Gandhi dice: La disobbedienza, per essere civile, deve essere sincera, rispettosa, mai provocatoria, deve basarsi su qualche principio assimilato con chiarezza, non deve essere capricciosa e, soprattutto, non deve procedere da alcuna malevolenza od odio. E per finire: La non violenza assoluta è assenza assoluta dal recar danno ad ogni essere vivente. La non violenza, nella sua forma attiva, è buona disposizione per tutto ciò che vive. Essa è perfetto amore. Si, credo che la grande sfida del nostro tempo sarà educarci alla non violenza per rendere bella e umana la vita. la bellezza salverà il mondo, la non violenza genererà un mondo nuovo
E’ importante educarsi alla non violenza alla mitezza ,non ci toglie la libertà di esprimerci in modo tranquillo e ragionevole….Che abbiamo ad allenarci ad essere così con l’aiuto di Dio .