Michea 6,6-8
6 Con che cosa verrò in presenza del SIGNORE
e mi inchinerò davanti al Dio eccelso?
Verrò in sua presenza con olocausti,
con vitelli di un anno?
7 Gradirà il SIGNORE le migliaia di montoni,
le miriadi di fiumi d’olio?
Dovrò offrire il mio primogenito per la mia trasgressione,
il frutto delle mie viscere per il mio peccato?
8 O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene;
che altro richiede da te il SIGNORE,
se non che tu pratichi la giustizia,
che tu ami la misericordia
e cammini umilmente con il tuo Dio?
Commento
Il “processo” messo in piedi da Dio attraverso la voce del profeta continua anche i tutti questi versetti. Come abbiamo visto non è un processo per la condanna, ma per educare un popolo. Nel brano di oggi il profeta mette in guardia Israele dal praticare il culto come semplice atto di riconoscenza nei confronti del Signore che ha liberato il popolo dalla schiavitù d’Egitto. Israele ragiona così: Dio è stato buono con noi e noi allora vogliamo essere riconoscenti con Lui offrendo sacrifici, atti di culto in misura esorbitante: migliaia di montoni, miriadi di fiumi d’olio…. Non è questo che cerca Dio. Non è questo il ringraziamento che vuole il Signore. Continua il profeta: pratica la giustizia, ama la misericordia, cammina umilmente con il tuo Dio. Ecco che cosa cerca il Signore! Si tratta di tre azioni che narrano la risposta che l’uomo può dare al Dio dell’alleanza. Giustizia verso chi è debole, misericordia che si prende cura dell’uomo, umiltà che mi aiuta a riconoscere come io sono figlio di Dio. Un bel programma per tutto il giubileo della misericordia e per la vita del credente.
Preghiamo
Preghiamo per Pietro e i suoi genitori.
Dal vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Che cosa mi chiede, in fondo, il Signore?
Che io pratichi la giustizia, che ami la misericordia e che cammini umilmente con Lui….
Sembrano cose da poco, ma non lo sono, sono. Mi chiede di esserci, mi chiede di condividere il suo progetto, mi chiede testimonianza di carità e di pazienza, mi chiede di abbandonarmi a Lui. Le piccole, grandi cose di ogni giorno…. e, a volte, che fatica!
Invoco la costanza, la perseveranza, l’umiltà, la giusta parola e le azioni più consone…
Vorrei pregare per un amico che attraversa un momento di grande fatica!
Elena
” Eli ti ha fatto conoscere ciò che è bene…” Da questa conoscenza – che è amore -nasce la risposta che non è frutto di sforzo ma conseguenza del sentirsi amati. Conoscere ciò che è bene, conoscere CHI è il BENE. Un dono bellissimo e necessario per vivere nella pace, nella benevolenza, nella fiducia. E’ sapere dove andare, come muoversi, quali mezzi procurare. Grazie Signore per quello che ci fai “conoscere” oggi.
Preghiamo affinché possiamo “conoscere” col cuore e non solo con l’intelligenza.
…….e camminare umilmente con il tuo Dio .Un cammino non solo fatto di riconoscenza ma fatto con cuore,dell’essenziale ciò che a Lui gradito.Ricevere e donare misericordia.da figlia di Dio.Mi unisco alle intenzioni di oggi.