Lc 24,50-53
50Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia 53e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Commento
E siamo proprio alla fine del vangelo di Luca. È molto probabile che in seguito leggeremo il libro degli atti degli apostoli. Per due motivi. Il primo perché anche il libro degli atti è stato scritto da Luca l’evangelista. Secondo perchè il libro degli atti inizia da dove finisce il vangelo di Luca. Sono legati tra loro. Uno finisce con l’ascensione del Signore, l’altro inizia con l’ascensione. Uno ci narra il tempo di Gesù (il vangelo), l’altro ci narra il tempo della chiesa (gli atti). Qui la parola è già proiettata sul futuro da Gerusalemme a tutto il mondo. Mi sembra che il nostro testo voglia comunicarci tre elementi fondamentali della nostra fede come conclusione: un congedo di Gesù da noi, il suo permanere con noi, e l’attesa di un dono che porti a tutte le genti l’annuncio del Signore. “Li condusse fuori.. si staccò da loro e veniva portato su, in cielo Non si deve pensare a questo evento in termini “geografici”, e quindi “spaziali”. Il trasferimento di Gesù al cielo è la proclamazione della sua divinità. In adempimento a tutte le scritture profetiche, il Figlio dell’Uomo è alla destra di Dio. La divinizzazione dell’uomo, che è l’intento più o meno segreto di tutte le ipotesi “religiose”, ora si compie con la glorificazione del Crocifisso. Viene glorificato non un “super-man”, ma il piccolo Gesù di Nazaret ucciso tra i malfattori. Quel piccolo uomo nato e morto in una oscura piccola provincia dell’impero romano è Dio! Gesù è Dio! Questa è la suprema affermazione della nostra fede.
Preghiamo
Preghiamo per Luciano
Gesu’ alza lê mani al cielo,, benedice e si stacca. I discepoli restano nella lode. Mi paiono gesti e atteggiamenti belli, ricchi di una relazione affettuosa tra chi parte e chi resta. É il tempo delle relazioni vere anche per noi oggi. Lo Spirito ce né renda capaci.
Gesu’ alza lê mani al cielo,, benedice e si stacca. I discepoli restano nella lode. Mi paiono gesti e atteggiamenti belli, ricchi di una relazione affettuosa tra chi parte e chi resta. É il tempo delle relazioni vere anche per noi oggi. Lo Spirito ce né renda capaci.
Chi sei Tu Gesù di Nazareth, uomo e Dio? Capace di mettere in relazione la terra e il cielo, la nostra piccola umanità con la divinità unica e vera del Padre? Chi sei tu? Ti abbiamo visto morire in croce e risorgere nella luce per portarci con Te. Nostalgia di Te, Gesù, e del Tuo regno, nel quale hai destinato un posto per ciascuno sin dal principio…
Preghiamo per Luciano e per Matteo ed Emanuele, i miei nipoti.
Condivido i vostri significativi commenti ,e mi unisco ad ogni intenzione di preghiera in questo termine del mese di Maggio e discesa dello Spirito Santo .A loro affidiamo e ci affidiamo per arrivare da Gesù al Padre .