Lc 18,24-30
24Quando Gesù lo vide così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. 25È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!». 26Quelli che ascoltavano dissero: «E chi può essere salvato?». 27Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio». 28Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato i nostri beni e ti abbiamo seguito». 29Ed egli rispose: «In verità io vi dico, non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, 30che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà».
Commento
Prendo a prestito un pensiero di san Basilio Magno per iniziare il mio commento del brano di vangelo di oggi. Basilio rivolto ai ricchi e a ciascuno di noi, dice “Il pane che si spreca sulla tua tavola, è pane sottratto all’affamato; a chi è scalzo spettano le scarpe allineate nei tuoi armadi; a chi è nudo spettano i vestiti che le tarme consumano nei tuoi bauli; è del povero il denaro che si svaluta nelle tue banche.” Ecco, penso che questo è il commento più potente alle parole di questo vangelo che viene subito dopo il racconto del notabile ricco. Aggiungo solo. Cerchiamo un mondo nuovo che non è fondato sulla ricchezza, e neppure sulla povertà, ma sulla comunione. Gesù inizia dicendo che è difficile per un ricco, prosegue con l’esempio del cammello e dell’ago – l’animale più grande e il foro più piccolo – e poi conclude dicendo che è impossibile. I discepoli si sentono sconfitti. Ecco allora una della parole più belle di Gesù, una lieta notizia ripetuta più volte nel Vangelo: “Tutto è possibile presso Dio”. Dio è capace di far passare un cammello per la cruna di un ago, Dio ha la passione dell’impossibile, ma la passione di Dio delle cose impossibili richiede la collaborazione dell’uomo chiamato a donare quanto ha per fare comunione con tutta l’umanità.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i medici
Nulla è impossibile a Dio. Che la nostra fede possa crescere.
Ne povertà ne ricchezza ….chi ha lasciato avrà cento volte tanto…è vero che è così …per me e lo ringrazio ,ma mi accorgo che è necessario oltre che lasciare casa…lasciare me stessa …solo cosi è vera libertà lasciare me stessa ,per la comunione con Dio e con gli altri …..e per questo il cammino non è mai finito ….Nulla è impossibile a Dio ,nulla sfugge alla Sua mano ,,Si china a vedere …..Avvolga il Signore di Questo amore tutti noi in particolare i malati ed i medici .
Nulla è impossibile a Dio… Nella piena fiducia le risposte a tutti i nostri perché ed il poter appoggiare il nostro capo stanco e confuso nel Suo abbraccio. Preghiamo per i medici e per le tante persone che si prendono cura degli ammalati.
Una preghiera per Nicoletta, Cesare ed Angela , perché il Signore li accarezzi col Suo sguardo.