mercoledì 27 novembre

di | 26 Novembre 2019

-Lc 3,21-22              

21Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Commento

La scena al Giordano si conclude con il battesimo di Gesù. è il primo atto pubblico del Signore. Solidale con quel popolo, uomo come tutti gli altri, mescolato alla folla anonima, in fila tra uomini e donne, senza nessuna volontà di distinzione dai peccatori, Gesù si fa immergere da Giovanni: con il popolo, in mezzo al popolo, uno del popolo, dove questo termine indica certamente la gente ordinaria, ma anche quel nuovo popolo che Dio sta radunando per farne il suo popolo per sempre. Questo il primo gesto della vita pubblica di Gesù: non una predicazione, non un miracolo, non qualcosa che potesse meravigliare i presenti, ma un gesto umano di umiltà, di sottomissione a Dio e di totale solidarietà con i suoi fratelli peccatori. E questa sarà tutta la vita di Gesù. Gesù dunque si fa immergere da Giovanni ma soprattutto prega, appresta tutto il suo essere per farsi dimora dello Spirito santo, che solo Gesù vede scendere dal cielo sotto forma di colomba per dimorare in lui. È il segno dello Spirito di Dio il segno della Shekinà, la Presenza del Dio vivente. I cieli si aprono per questa discesa da Dio dello Spirito e, con lo Spirito, ecco risuonare la parola personalissima rivolta a Gesù: “Tu!”. “Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato” sono le parole del salmo 2 (v. 7), che Gesù sa pregare e che sente rivolte a sé, accompagnate da tutta la gioia del Padre nel pronunciarle: “Sono contento di sceglierti, in te ho posto la mia gioia”. Da qui inizia la missione profetica di Gesù stare con i piccoli e i poveri portando la buona notizia del regno di Dio.

Preghiamo

Preghiamo per Luca

3 pensieri su “mercoledì 27 novembre

  1. sr Alida

    Gesù che si mette in fila come uno di noi ,si mescola alla gente comune ordinaria e prega in questo atto di umiltà ,fino a sentirsi dire dal Padre Tu sei mio figlio prediletto …Avvolto dallo Spirito che discende ….per iniziare a far di noi il popolo di Dio….Come quando nasce povero ,piccolo …Come non gioire e credere in un Dio che si fa così vicino ,a noi che si fa come noi ? Come non accoglierci come siamo e lasciarci portare da Lui per divenire con Lui figli dello stesso Padre ? Mentre prego per Luca prego per il mio cammino di conversione …per il nostro cammino , e per tutti poveri ….e perchè i giovani possano scoprire e camminare alla Sua presenza .

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  2. Elena

    Tu sei il figlio mio, l’amato.
    Preghiamo per tutti i figli, amati e non. Preghiamo per tutti noi, figli amati da Dio, del quale stentiamo a riconoscere lo sguardo.

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  3. Sr Rita

    Gesù riceve lo Spirito. Lui che è Dio accoglie una nuova manifestazione di Dio. Lo fa stando in preghiera in mezzo al popolo peccatore che viene battezzato. Mi sembra una bella immagine di chiesa . Anche noi, in fila coi peccatori, aperti al dono dello Spirito, diventiamo missionari dentro la nostra comunità cristiana. Come figli amati.

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