Siracide 8,6-9
6Non disprezzare un uomo quando è vecchio,
perché anche tra noi alcuni invecchieranno.
7Non gioire per la morte di qualcuno:
ricordati che tutti moriremo.
8Non disdegnare i discorsi dei saggi,
medita piuttosto le loro massime,
perché da loro imparerai la dottrina
e potrai metterti a servizio dei grandi.
9Non trascurare i discorsi dei vecchi,
perché anch’essi hanno imparato dai loro padri;
da loro imparerai il discernimento
e come rispondere nel momento del bisogno.
Commento
Ieri abbiamo visto chi non frequentare (ricchi, potenti, chiacchieroni, ignoranti), oggi siamo invitati a capire chi frequentare: anziani, saggi, vecchi. Si tratta di frequentare in maniera decisa e coraggiosa queste categorie di persone, quasi una forma di dedizione e di positiva frequentazione. Mi sa che noi abbiamo un po’ perso l’abitudine a tali tipi di frequentazione. Si tratta di ascoltare gli anziani perché sono coloro che hanno in mano la tradizione e che possono trasmettere la sapienza antica. Noi invece siamo coloro che credono in una tale forma di libertà e di autonomia personale che rischiamo di perdere per la strada tutta una storia. Il libro del siracide insiste su questi temi perché i giovani che aveva davanti erano come affascinati dalle nuove tendenze, dalle mode e più in generale dalla nuova cultura che avanzava, quella dei greci, degli ellenici. Non è il tentativo di demonizzare il nuova e di restaurare il vecchio, quanto invece l’invito a riconoscere che bisogna saper sempre prestare molta attenzione alle novità e che nei criteri di saggezza dei saggi antichi è racchiuso il segreto per saper valutare, discernere e vivere il tempo presente. Dai saggi antichi, dalla saggezza antica possiamo imparare a rispondere al tempo moderno!
Preghiamo
Preghiamo per tutte le persone sole e anziane.
Imparare ad imparare. Mi pare questo un criterio di cui abbiamo bisogno in ogni età. I giovani ascoltando i vecchi possono entrare nel filone della storia e della tradizione. I vecchi, ascoltando i giovani possono aprire nuovi spazi di conoscenza e di esperienza. Chiediamo al Signore la sapienza per gli uni e per gli altri.
Impara dai saggi e dagli anziani ,il discernimento ,il servizio e come rispondere al momento del bisogno ..Un solenne invito a a vivere la storia presente,facendo memoria viva della storia passata,raccontata e vissuta da chi l’ha sperimentata …da chi ci precede e ci ha preceduto ..Quello di bene che possiamo vivere non ce lo siamo dati da soli..Donaci , Signore di imparare l’ascolto di cammini di saggezza…perchè anche il presente sia intriso del bene e dell ‘amore che ha sapore di nuovo e di eterno allo stesso tempo..Ricordo di cuore gli anziani e le persone sole in particolere quelli che mi sono affidati …e ho conosciuto .
Da alcuni anni segoi più o meno assiduamente persone anziane, i miei genitori, gli zii, alcuni conoscenti, compagni occasionali o costanti della mia vita. E ho scoperto un mondo altro. Delicato, difficile, fragile, spesso differente, ricchissimo, tenero, paziente, rodato e smussato dal tempo, ma anche acuito, reso più sensibile dal tempo e dai segni di ogni storia….
Un mondo tenace di peersone che ancora hanno molto da insegnarci, anche se stanche, perse nei loro sogni e nelle loro allucinazioni perché smemorate, anche se afflitte da malattia. Sono un mondo parallelo al nostro dal quale attingere l’esperienza e la pace con la vita. Ci sia dato di diventare vecchi e saggi!. …
Prego per loro con molta tenerezza, quanto più hanno bisogno della freschezza di un sorriso e di braccia ancora forti, di ascolto e della pazienza che ci insegnano….
Grazie Elena per come descritto in modo oggettivo e bello,delicato , il mondo dell’anziano ..