Dai noi i ritmi di lavoro non sono ritmi, sono dislocazioni di tempi e di luoghi che uno buon operaio o imprenditore o medico o insegnante come minimo ci dice che è impossibile pensare ad un’impresa seria. A parte il fatto che non mi piace essere impresa, mi piace essere altro. e le diverse dislocazioni di tempi e di spazi sono evidenti quando siamo in tanti. Chi fa le marmellate procede spedito e soprattutto procede con sicurezza, difficile per i nostri ragazzi tenere il passo. Chi sta nell’orto dipende da una serie di fattori. Funzionano bene le nostre macchine? Chi è vicino a te quando lavora? E poi nell’orto ci sono le diverse filosofie di pensiero e quindi prima è meglio in qualche modo mettersi d’accordo bene. Anche per chi sta nel laboratorio del legno stessa questione: dipende da chi passa e da come fa le cose. ci sono ritmi veloci, ritmi lenti, non ritmi. Perchè vai così piano forse sei un lazzarone? Perché vai così veloce non vedi che non riesco a starti dietro? Non è un capriccio l’andare veloce nei lavori, quel tipo è fatto così: ha un passo doppio rispetto al mio. Perché vai così piano e non concludi niente? Forse non ce la fai? E allora lascia che ti aiuti, ma quell’aiuto diventa sostituzione e alla fine diventa lascia che faccio io che faccio meglio e veloce. E quello dal passo lento dice: allora mi siedo e divento il lazzarone. Qui da noi non è un capriccio di nessuno l’andare lento o veloce, il comprendere tutto e subito o dover rispiegare la stessa cosa 3 volte. Io non appartengono a nessuna di queste due categorie. Io mi muovo qua e là, con una logica tutta mia nella testa. Procedo per ragionamenti mentali che solo io tengo bene in testa. Rinuncio a dare risposte a tutto questo. Conosco due leggi che rendono più pacifico il lavoro: andare a braccetto con l’altro, solo così infatti si rende uniforme il cammino, quando si va a braccetto. E la seconda legge è questa: io non rinuncio al passo veloce o lento, tengo invece un passo che dice che se anche siamo tutti spaiati nei tempi e nei modi, camminiamo tutti nella stessa direzione.
Grazie. Questo dovrebbe essere il vademecum di ogni imprenditore per un’economia giusta e alla fine anche competitiva
Grazie sempre per le tue preziose riflessioni
Buongiorno Don, avendo figli piccoli ragioni spesso sulla scuola, correre per finire il programma oppure fermarsi per non lasciare indietro nessuno? Un buon insegnante ed educatore per mettere insieme una lezione ha bisogno di non perdere di vista nessuno, chi é veloce può aiutare gli altri, chi è più lento può essere affiancato solo da chi ha pazienza e comprensione,.
Come é il tuo ruolo nella cooperativa di coordinare ed educare così come fanno insegnanti ed educatori a scuola: non si esclude chi non riesce a stare al passo se ci mette la volontà e la voglia di partecipare, si perderebbe il dono prezioso dell’accoglienza, che é difficile da attuare e costa più fatica, per questo sono poche le realtà che la applicano, ma é davvero l’essenza di una comunità.
Sempre azzeccate le tue riflessioni.calzano per molte situazioni, anche per la vita di coppia.Ti leggiamo sempre volentieri.