Quanta mescolanza di pensieri, di sogni, di idee, di progetti. E’ come prendere un grande foglio e scriverci sopra tantissime cose. Alla fine di tutto avremo una buona composizione, magari anche artistica, ma che non ci permette di prendere in mano il bandolo della matassa, come diciamo dalle nostre parti, detto in altro modo, che non ci permette di andare alla questione fondamentale. Questo mi sembra il tema interessante su cui tante volte noi ci impattiamo: le tante idee, le tante cose, i tanti sogni e progetti. Devo dire che di questi tempi mi sono molto calmato: pochi sogni e pochi progetti. Ma forse non basta ancora per arrivare al cuore della questione. Quando guardo questo foglio che è la mia vita pieno di nomi, di cose, di sogni, di progetti e devo orientarmi per capire dove andare, fino ad un po’ di tempo fa cercavo di focalizzare il cuore della questione. È come se sul foglio pieno di parole, cercavo sempre di prendere quella parola che era al centro del foglio e poi di dire che questa è la parola fondamentale. Oggi uso un altro sistema: cerco la parola che è ai margini, che è piccola, che è marginale rispetto al tutto. Questa oggi è la parola centrale, quella che sta ai margini. Non l’idea centrale, ma l’idea marginale. Domani riprenderò il tema per ora mi fermo qui.