Matteo 23, 37-39
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è lasciata a voi deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più, fino a quando non direte:
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!“.
Commento
Si conclude con questi versetti la grande disputa di Gesù contro i farisei. Il finale è dedicato alla città di Gerusalemme. Sembra una preghiera, un lamento, un invocazione. Sicuramente è come uno sguardo di amore e di tenerezza con un po’ di malinconia per quella città il cui nome vuol dire città della pace sognata, ma che uccide i profeti e lapida tutto coloro che sono mandati da lei. Gesù era stato inviato per raccogliere le pecore perdute della casa di Israele e l’immagine che usa Gesù della chioccia con i suoi pulcini è proprio il simbolo di questo pastore che raccoglie tutte le pecore perdute. Gesù aveva provato tutto quello che era possibile per raccogliere il suo gregge: parole, gesti, miracoli, vicinanza ai peccatori, fino ad arrivare al sacrificio della sua vita. Ma nulla ha potuto contro l’incredulità di quella città. Essa è divisa e la divisione porta sempre la violenza e la violenza lascia la casa in rovina e deserta. Gesù esce dalla città e ci entrerà solo per essere crocefisso. Ecco il significato delle parole: Vi dico infatti che non mi vedrete più, fino a quando non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!“.
Preghiamo
Preghiamo per Marco
Riuscire a cogliere lo sguardo di tenerezza del Signore su me e sull’intera umanità…. Una presenza che accompagna, rimanere in questo è una grande forza. Con voi prego per Marco.