E se dentro questo insieme di cose, troppe cose, provo a cercare come un punto di appoggi? E se riuscissi a trovare un punto fermo? Un punto per rimanere attaccato? E non invece andare solo in libera? Guardo le mie mani. con esse posso prendere, afferrare, portare a casa per me. Posso scegliere di afferrare, posso scegliere di prendere a tutti i costi. Ma non è questo il punto fermo che cerco. Vedo che di questi tempi il calcio fa affari d’oro con gli arabi. Ma sono poi affari d’oro? Vedo che i calciatori a malincuore (dicono così: siamo dispiaciuti di lasciare questa squadra e i suoi tifosi) lasciano le nostre squadre e se ne vanno li nel deserto. Ma sarà poi a malincuore o con grande gioia nel cuore per quello che le loro mani prenderanno in termini di soldi? Tutto è apparire. Tutto è afferrare, tutto è prendere. A voi che guadagnerete in un giorno quello che mio padre guadagnava in una vita dico semplicemente questo: non fate finta: ditelo: lo facciamo per i soldi. Non vedo altri motivi per andare a giocare nel deserto. Siate per un nano secondo sinceri: sono qui perché mi hanno caricato di soldi. Ecco non è questo il mio punto fermo. Non è questo il mio punto di appoggio, non voglio essere qui per afferrare, per prendere. Nelle tante cose che vedo intorno e dentro di me cerco un altro punto di appoggio. Cerco dei beni non da afferrare, da prendere o da accumulare, ma dei beni che mi fanno entrare in relazione con gli altri. Il solo vero punto di appoggio che conosco è questo: donare e assicurare che un pezzo di vita dentro di me e intorno a me rimanga sempre viva. Questo è un buon punto di appoggio, le mani per abbracciare, per donare, per incontrare. Riuscirò a rimanere saldamente attaccato alla parete della mia vita solo se riuscirò a pensare a una felicità che non è solo per me, ma per tutti. Un bene, una vita, una ricchezza per tutti e non solo per me. Ecco il mio punto di appoggio anche nel tempo della fatica
Buongiorno Don Sandro,
Questa volta ho dovuto rileggere per afferrare a pieno il tuo messaggio…é vero che seguire i soldi, la fama, il successo ci porta sulla strada sbagliata….trovare il punto fermo nel dono é l’unica via per uscire dal vortice di se stessi, che porta dalle stelle al buio in un secondo. Difficile ancorarsi e a volte anche fare il bene, accettando anche di essere feriti, spesso senza riconoscenza, bisogna avere il cuore libero per accettare anche le sconfitte di questa missione che é la vita nel dono verso gli altri, ma fidandosi di Dio é l’unica via che ci riempie il cuore.