Giovanni 6,35-40
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Commento
Vi è un pane che è per la vita, per la vita eterna, un pane che non andrà perduto; ma vi è una vita che, come il pane della vita, non deve andare persa. Questa è la vita di ogni uomo: non può essere abbandonata. Non c’è niente della nostra persona, del nostro corpo, della nostra storia che andrà perduto, perché la volontà di Dio è che nulla di ciò vada perso. Ecco il significato vero della volontà di Dio e del fare la volontà di Dio. È incredibile! Non c’è aspetto della nostra condizione che non sia chiamato alla resurrezione. Una resurrezione totale, come il Cristo, universale, ma anche locale, particolare, unica. Una resurrezione che aspetta e pulsa in ogni piega dell’umanità e che arriverà comunque a compimento. I corpi malati, i bambini mai cresciuti, le nostre storie di amore troncate, svilite, denigrate, le fragilità interiori ed esteriori, le paure e la storia di tutti, la bellezza, quella nostra, quella della creazione, la fedeltà che sostiene ogni relazione, l’intelligenza e i suoi prodotti, la terrà con i suoi frutti, nulla andrà perduto, tutto risorgerà. Tutto sta iniziando a risorgere. Perché tutto è chiamato a vita nuova. Tutto è chiamato a non perdersi. Tutto è importante e indimenticabile agli occhi di Dio. Tutto è vitale e chiamato ad una vita per sempre.
Preghiamo
Preghiamo per tutti coloro che nella vita sentono il peso della solitudine.
Spesso ci si rompe il capo per sapere quale sia la volontà di Dio. Immaginiamo che ci vengano chieste cose difficili, contrarie alla nostra volontà, pesanti e prive di gioia. Gesù, invece, ci dice chiaramente che la volontà del Padre è un grande atto di amore, di attaccamento a ciascuno di noi, a ogni cosa che viviamo nella nostra storia: Non voglio perdere niente che ti appartenga, che sia uscito dalla tua vita. Non voglio perdere né te, né le cose tue, né nessuna persona al mondo. per me siete la realtà più importante, più dolce…ed io per dirvi concretamente questo, vi ho mandato Gesù. il mio FIGLIO AMATO.
Grazie Signore per questa preoccupazione che hai in cuore: fa che anche noi impariamo a non lasciar cadere nulla di quello che la vita ci offre e ci chiede. Noi siamo ciò tu ami per davvero.
Ieri, il pane. Oggi, la vita….
Dio pane e vita, il pane che è e dà vita! Vita che è resurrezione.
La Parola di oggi dà speranza: nulla viene perduto se c’è un affidarsi a Lui, un credere che Lui tutto può e a tutto provvede. Che bello…
Provo per un attimo ad immaginarmi bambina fiduciosa nella vita del mio papà, uomo di grande tenerezza verso noi tanti figli. Lui c’era, ricordo i bocconcini di pane e formaggio fatti piccoli piccoli perchè li potessimo mangiare agevolmente. Ricordo tante cose e poi le passeggiate in cui ci raccontava la vita e ci dava forza e speranza.
Oggi penso a Dio come a questo padre amorevole con qualcosa in più, Lo penso come ad una mamma sempre attenta e presente perchè nulla di noi figlioli vada perduto o sciupato, o reso inutile, ma tutto importante e bello ai suoi occhi di mamma. Dio, padre e madre con qualcosa in più…. Il suo è un “per sempre” assoluto e solido, mi posso fidare….
Prego per la sorellina di Daniela, che sta affrontando un brutto intervento e ha tutta la vita davanti…. vorrei che insieme pregassimo per lei, sola ad affrontare un qualcosa di troppo grande per la sua giovane età….
Buona giornata a tutti!
Elena
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
….e io, e noi cristiani perbenisti e rispettosi delle regole, che da bravi farisei ci cataloghiamo nei salvati (tutt’al più con un rigurgito di umiltà di facciata), troppo spesso abbiamo già deciso chi è perduto, senza possibilità di recupero, a meno di gesti di redenzione miracolosi.
Padre donaci il tuo sguardo di misericordia, su noi stessi prima ancora che sui fratelli. Mi unisco alla preghiera per la sorellina di Daniela, per i suoi familiari e per chi affronta simili sofferenze.
Buona giornata a tutti!
Non avremo più fame e sete.
Questa è la volontà del Padre: riempire il vuoto che sempre ci accompagna perché nulla vada perso.
Un pensiero per la sorellina di Daniela