lunedì 2 maggio

GV, 29-34

l giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! ³⁰Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. ³¹Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele”.  ³²Giovanni testimoniò dicendo: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. ³³Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. ³⁴E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”.

Commento

Da come racconta Giovanni in questo testo il battesimo di Gesù era già avvenuto. Qui ci viene ricordato il motivo del battesimo del Signore e di conseguenza ci viene raccontato il significato del nostro battesimo.  Possiamo dire che quel verbo fatto carne sceglie di farsi battezzare per condividere in tutto la vita degli uomini, in tutto tranne che nel peccato. Per fare questo Gesù si abbassa, si umilia, si mette in fila con tutti i peccatori. Questo sarà lo stile di vita di Gesù, per tutta la sua vita, fino alla morte in croce. Lui con il suo battesimo si fa fratello di tutti i perduti. Ma c’è un qualcosa in più, questo significato lo dicono anche gli altri evangelisti. Che cosa aggiunge Giovanni nel suo vangelo? Alla fine del brano Giovanni il Battista dirà: questi è il figlio di Dio. Ecco dove sta l’originalità del vangelo di Giovanni: nel dichiarare Gesù è figlio di Dio. Il suo scendere in basso, la sua umiliazione lo rende figlio prediletto, figlio amato. In questo consiste l’essere figlio di Dio di Gesù. Vedremo più avanti nel vangelo come ci sarà un altro dato che dice questo essere figlio di Dio: la sua comunione piena e perfetta con il padre.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i ragazzi.