Una forma di profezia è anche il voler bene. C’è un modo di voler bene che io chiamo stucchevole, nel senso che è quel bene che non è vero, che alla fine è un po’ apparenza, per necessità. È il voler bene per dovere. Non è questa la profezia di cui parlo quando dico che esiste un voler bene profetico. In questi giorni ho parlato della chiesa e di come a volte è faticosa nel suo muoversi. Vorrei aggiungere queste riflessioni. Voglio bene alla chiesa, ma non in modo stucchevole, ossequioso. Non voglio bene alla chiesa per necessità, per dovere, per apparenza. Nel vangelo c’è una parabola che dice così: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Ebbene l’amore ossequioso e non profetico è quello che dice si, ma intanto in cuor suo sta già cercando una via di uscita per stare dentro quel sì facendo un pò quello che vuole. Dico si in maniera riverente e poi speriamo che me la cavo un po’. L’amore profetico è di quel tipo che sa dire di no, che sa dire la sua a costo anche di rompere le scatole (e io so che le rompo un sacco). Ma che poi sceglie anche di voler bene in sincerità e anche in obbedienza. Obbedire non è necessariamente un sì, è un sì come atto di amore, a volte un sì sofferto, un sì che cerca anche di avere quella fantasia sufficiente per dire e fare magari cose che non sempre sono ossequiose. Io voglio voler bene alla chiesa, voglio voler bene a lei quando dico che è lenta, voglio voler bene a lei, quando mi sembra che perde occasioni d’oro, voglio voler bene a lei quando mi sembra che agisce secondo il vangelo ed anche quando non agisce secondo il vangelo. Perché sono così anche io a volte vedo le cose buone, altre volte non ci capisco niente, altre volte sbaglio tutto. E come devo voler bene a me stesso sia nel bene che nel male perché non devo voler bene alla chiesa sia nel bene e sia nel male? Cara Chiesa continuerò a dire quello che penso e continuerò a volerti bene di amore sincero e non per dovere.