venerdì 8 settembre

di | 7 Settembre 2017

tondo-ISACCOGen 26,1-14                                                  

 1 Venne una carestia nel paese oltre la prima che era avvenuta ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso Abimèlech, re dei Filistei. 2 Gli apparve il Signore e gli disse: «Non scendere in Egitto, abita nel paese che io ti indicherò. 3 Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre. 4 Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra saranno benedette per la tua discendenza; 5 per il fatto che Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi». 6 Così Isacco dimorò in Gerar. 7 Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse: «È mia sorella»; infatti aveva timore di dire: «È mia moglie», pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero per causa di Rebecca, che era di bell’aspetto. 8 Era là da molto tempo, quando Abimèlech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la propria moglie Rebecca. 9 Abimèlech chiamò Isacco e disse: «Sicuramente essa è tua moglie. E perché tu hai detto: È mia sorella?». Gli rispose Isacco: «Perché mi son detto: io non muoia per causa di lei!». 10 Riprese Abimèlech: «Che ci hai fatto? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa». 11 Abimèlech diede quest’ordine a tutto il popolo: «Chi tocca questo uomo o la sua moglie sarà messo a morte!». 12 Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolse quell’anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto. 13 E l’uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenire ricchissimo: 14 possedeva greggi di piccolo e di grosso bestiame e numerosi schiavi e i Filistei cominciarono ad invidiarlo.

Commento

Sembra quasi che nella sacra scrittura ci sono dei brani che sono clichè di altri brani. Questo dello scendere di Isacco in terra di Gerar è lo stesso racconto di Abramo che scende in Egitto con la moglie Sara. Il motivo è identico in tutte e due i racconti: la carestia che spinge a spostarsi. È chiaro che quando si è in terra straniera valgono tutti gli stratagemmi pur di salvare la pelle. Quindi Isacco, come suo padre Abramo dichiara che Rebecca non è sua moglie, ma sua sorella. Stesse vicende, identico il significato. Vediamo se possiamo dire un qualcosa di significativo. La ripetizione ci dice che sono dei comportamenti umani che si ripetono. La paura può portare anche alla menzogna. Il problema che non mi torna mai è perché il re che capisce l’inganno rischia di essere lui il castigato, mentre Isacco, l’ingannatore, guadagna il centuplo e riceve benedizioni da parte di Dio. la mia spiegazione è azzardata ma ci provo. Mentre Isacco scoperto dal re nel suo inganno, esce allo scoperto e offre una sua spiegazione e quindi vince la falsità e la sua paura, il re cade nella sua paura da cui non riesce a riprendersi. Isacco riprende vita e semina, lavora, traffica, il re rimane come bloccato nella sua paura. Dio benedice chi riconosce l’errore, non chi si sente perfetto (facile giudicare Isacco, ma magari qualche volta anche noi per salvarci abbiamo detto qualcosa di non vero, una menzogna), benedice chi supera le sue paure, non chi vi rimane invischiato e non ne esce più.

Preghiamo

Preghiamo per Giuliana.

5 pensieri su “venerdì 8 settembre

  1. . Elena

    Penso al re, che riconosce la verità di Isacco e la accoglie, si mette dietro le quinte, ma protegge la verità e fa in modo che venga protetta. Forse la verità spiazza più della menzogna ed è più potente dei potenti. Anche chi tutto può, nella vita, è in grado di accettare e piegare il capo di fronte a qualcosa di assoluto, di innegabile, portato appunto dalla verità. Preghiamo perché anche ciascuno di noi segua la via della verità e pertanto riceva ogni benedizione.
    Prego con voi per Giuliana.

    Rispondi
  2. Sr rita

    Siamo tutti povera gente e non certo migliori dei nostri antenati. Che possiamo almeno imparare ad assumere le nostre responsabilità. Preghiamo per chi soffre e per chi non sa assumersi l ed proprie.responsabilità.

    Rispondi
  3. Luca

    Il re riconosce l’inganno perché i due sposi scherzano tra loro. Ringrazio Dio x gli sposi, x l’intimità che li unisce, che porta il sorriso anche nei momenti più difficili.

    Buona giornata a tutti!

    Rispondi
  4. sr.Alida

    Dio Padre sempre ci riprende e ci benedice ,se riconosciamo la nostra fragilità e peccato …se facciamo verità sulla nostra vita …senza paura fidandoci del disegno che prepara per ciascuno …con voi prego per Giuliana ,perchè ciò che è vero e bello appaia ,e sconfigga le paure ,prego anche per chi è stato sorpreso dall’uragano Irma nella Corea e Isole di Caraibi …per tutte le calamità ….

    Rispondi
  5. stefania

    “Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò…”
    “Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolse quell’anno il centuplo…”
    Ciò che mi ha sempre colpito nelle parole dell’Antico Testamento ma , ancor più, in quelle di Gesù non è tanto la promessa della vita eterna quanto la certezza del centuplo quaggiù.
    Seguire il Suo stile di vita significa avere relazioni vere, sincere, significa affrontare la vita con tutto le sue difficoltà ma con uno sguardo buono su ciò che ti capita, significa credere e sentire che in questo cammino non sei da solo.
    E quando hai ricevuto il centuplo non puoi tenerlo solo per te.
    Prego perché sappiamo scoprire la bellezza in ogni giorno della nostra vita…

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.