venerdì 5 aprile

di | 4 Aprile 2019

la lettriceSalmo 28 – Titolo LA VOCE DEL SIGNORE TUONA SULLE ACQUE

Sottotitolo

E a Dio si prostra adorante
tutto quello che è sui cieli e sulla terra,
di buona voglia o a dispetto,
e le ombre loro ancora
al sorgere dell’alba e al calar della sera.

Salmo. Di Davide.

Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.

2 Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.

3 La voce del Signore è sopra le acque,
tuona il Dio della gloria,
il Signore sulle grandi acque.

4 La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.

5 La voce del Signore schianta i cedri,
schianta il Signore i cedri del Libano.

6 Fa balzare come un vitello il Libano,
e il monte Sirion come un giovane bufalo.

7 La voce del Signore saetta fiamme di fuoco,

8 la voce del Signore scuote il deserto,
scuote il Signore il deserto di Kades.

9 La voce del Signore provoca le doglie alle cerve
e affretta il parto delle capre.
Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».

10 Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.

11 Il Signore darà potenza al suo popolo,
il Signore benedirà il suo popolo con la pace.

Commento

Secondo molti studiosi questo inno della tempesta sarebbe il salmo più antico: esso utilizza parole, simboli, idee dal mondo indigeno preisraelitico, quello cananeo; l’ ode, sorta forse nel XII sec. a.C., è scandita come da una cupa parola che rimbomba per sette volte. Essa è la parola ebraica qol che significa sia «tuono» sia «voce». Nel cosmo scatenato il salmista intravede, quindi, un segno del Creatore. Nel salmo la tempesta è uno strumento con cui Dio svela la sua trascendenza: egli è sopra la bufera e in lui e con lui c’è solo pace . La tempesta è sceneggiata nel suo svolgimento: dal Mediterraneo alla catena del Libano (Sirion è il nome fenicio), sino alle steppe meridionali di Kades ove le cerve e le pecore incinte per il terrore dei lampi e dei tuoni partoriscono prima del tempo dovuto. Ma in questa confusione e paura  della storia e della natura noi abbiamo un punto fermo in lui, il Signore che «benedice il suo popolo nella pace».  Il tempo attuale è come un uragano che sembra travolgere tutto e tutti, ma noi abbiamo un punto fermo: il nostro Dio.

Preghiamo

Preghiamo per Walter, Elisa e la sua famiglia.

3 pensieri su “venerdì 5 aprile

  1. sr rita

    Sperimentare la tempesta e sapere di poter contare su un Dio grande e vicino, rende la tempesta meno paurosa. Ma rimane la necessità di stare nella tempesta, fino a quando ci sarà dato intenderne il senso. Preghiamo per chi sta nella tempesta e a vede solo una disgrazia insuperabile.

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  2. Elena

    Il Signore benedira’ il suo popolo nella pace.
    Alla fine, tutto ritorna in Lui, nella pace. È ciò che tutti auguriamo e ci auguriamo, perché la desideriamo tanto, questa benedizione nella pace. Ieri sera, parlando con i miei figli, ricordavamo le frasi ricorrenti. ” Datemi un po’ di pace- lasciatemi un momento di pace” è qualcosa cui anelo e che invoco, pur non attraversando sempre tempeste e tumulti. Ma la vita è anche questo attraversare i momenti più difficili e confusi, dove dolore ed errori si confonodono, si mescolano, si inaspriscono a vicenda e sembra che non ci sia mai pace, mai soluzione. Sono tempi terribili, disperati!
    Preghiamo per chi li attraversa e non riesce a vedere e a sentire il Tuo esserci a fianco, Signore.

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  3. sr Alida

    La voce del Signore è forza…..Il Signore benedirà il suo popolo nella pace ….Spesso ci siam sentiti dire “il Signore parla nel silenzio “e questo diciamo anche al catechismo ,si talvolta è il silenzio a parlare ,in questo salmo sembra dare a Dio la voce della tempesta del fuoco …..Ma la Sua voce è sopra tutto questo e prima o poi a suo tempo la speranza ci dice benedirà il Suo popolo con la pace ….Pregando per Walter ,Elisa e la sua famiglia preghiamo per tutte quelle guerre o situazioni sofferte che non hanno via d’uscita e non riescono a vedere Dio vicino .

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