1 Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
Commento
Iniziamo il commento del profeta Abacuc. Anche lui profeta “minore”. Due semplici notizie su chi è: siamo nel sec. VII a.C. il profeta parla dei Caldei. Di fatto i babilonesi hanno sfrattato l’impero assiro e si impongono come la grande potenza del momento nel vicino Oriente. Questa nuova potenza mondiale inizia una serie di campagne di assedio contro Giuda ed in particolare contro Gerusalemme. Tali campagne militari portano con sé occupazioni, distruzioni e deportazioni. Il profeta Abacuc è coinvolto in questa vicenda e prova a darne una sua spiegazione. La domanda di fondo è: perché ci troviamo in questa situazione? Del profeta non sappiamo quasi nulla. Sappiamo che la sua predicazione prende di mira due re: il re dei Caldei che è colui che assedia e deporta, ma anche il re di Giuda Ioiakim, che a causa della sua superbia e della sua insipienza porta il popolo e la città di Gerusalemme alla rovina. Mi sembra interessante per la nostra riflessione che Abacuc è il profeta fedele a Dio. tale parola è la chiave di lettura di tutti e tre i capitoli del libro: Dio è fedele, l’uomo no. Se Dio è fedele, Dio è anche la forza del profeta. Egli confida solo in Dio, i potenti nella loro superbia tradiscono la fiducia. Solo in Dio riposa l’anima mia, così potremmo concludere oggi.
Preghiamo
Preghiamo ancora per il piccolo Francesco che è rientrato in ospedale
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
Che bella la frase conclusiva del tuo commento, don. “Solo in Dio riposa l’anima mia”. e solo Dio di quanto riposo e pace hanno bisogno, talvolta le nostre anime.
A volte , riflettendo sulle pagine proposte, e leggendo di tante guerre, distruzioni, rapimenti, violenze,ambizioni, supremazie, impoverimenti ….. mi sento così stanca! Sento proprio l’anima stanca, stanca di brutture e di malvagità e sento il desiderio di aria pulita, buona e di luce, come una pianta che vuole bucare la terra per vedere finalmente il sole e poter crescere in pienezza.
L’anima che conosce o vede solo orrori e durezze si inaridisce nella tristezza. Allora, un po’ di sano riposo in Dio, giacchè negli esseri umani è tanto difficile trovarne, che cosa bella!!!
Forza Francesco! Forza, mamma e papà di Francesco!!! Il Signore è così buono… Prego per voi, Elena
Dio è fedele :nel disporre i nostri giorni a un fine di salvezza e di pace ,fedele al Suo perdono per me ,per ognuno.Si fida sempre di noi nonostante i guai che conbiniamo.Ricevere il perdono è come riposare sul cuore di Dio,è consapevolezza per il profeta di quanto il Signore tenga alla nostra umanità è ciò che dà foza al profeta e lo rende fedele a sua volta …..Sà che può sempre confidarew in Lui. Ricordo il piccolo Francesco e la sua famiglia e le intenzioni che oggi ci stanno a cuore perchè ci sia un solo Signore, e ogni uomo in qualsiasi situazione possa ricorrere a Lui.
Prego di cuore per Francesco e famiglia. Il Signore grande nell’amore sia forza e fiducia per loro.