venerdì 2 aprile

di | 1 Aprile 2021

venerdì della settimana santa –  dal Vangelo secondo Giovanni       

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Commento

Del lungo racconto della passione secondo san Giovanni ho scelto solo il momento della morte in croce di Gesù. In questi giorni mi sto chiedendo se la pasqua che stiamo preparando nel triduo ha il tono della passione oppure se ha il tono della speranza. Dopo la terribile esperienza dell’anno scorso in cui non abbiamo potuto celebrare niente io credo che dobbiamo viverlo così, mi sembra che il primo passaggio è questo . la morte di Gesù ci dice che siamo ancora nelle terra del deserto, siamo in un tempo di esodo, forse anche in un tempo di mancanza. Gesù muore in croce e sicuramente questo non può essere la speranza, questo è il dolore che apre alla speranza. Possiamo dire così: se vogliamo entrare nella terra promessa, se vogliamo conoscere il tempo della resurrezione e della speranza dobbiamo attraversare le terre del dolore. Mi sembra che le terre del dolore in questo anno le abbiamo attraversate, mi sembra che siamo nella condizione di accedere alla terra della speranza. L’atteggiamento con cui vivere questo tempo di attraversamento del deserto è quello che ci regala Gesù nel vangelo di oggi.  Si tratta di una consegna vicendevole: la madre di Gesù riceve il discepolo Giovanni  e il discepolo Giovanni riceve la madre di Gesù.  è una consegna reciproca che dice una cosa molto importante: il tempo del deserto e del dolore lo si attraversa solo prendendosi cura gli uni degli altri, altrimenti si muore nel deserto senza arrivare alla resurrezione.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che soffrono.

2 pensieri su “venerdì 2 aprile

  1. sr Alida

    Dolore che si apre alla speranza…. Quanta vita da lì… Sgorga acqua e sangue Battesimo ed Eucarestia… Prego con voi per quanti per vari motivi soffrono…

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  2. Elena

    Il dolore di un lutto, il dolore di un’assenza, il dolore dell’ingiustizia, il dolore di.una pandemia …sono tutti dolori insostenibili se non aprono ad uno spiraglio di luce, di superamento, di vita nuova, di speranza insomma. La speranza ed il prenderci cura gli uni degli altri ci aprano il cuore verso la nuova vita. E che il Signore ci accompagni nell’attraversare ogni vuoto, ogni deserto.

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