Matteo 21,1-7
1 Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, 2 dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. 3 E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». 4 Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: 5 Dite alla figlia di Sion: Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma. 6 I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: 7 condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere.
Commento
Con questo capitolo il vangelo di Matteo inizia la descrizione del viaggio verso la croce di Gesù. Sarà un viaggio lungo e segnato da tutta una serie di avvenimenti, di incontri di parole che hanno come centro la croce. Qui si narra della regalità di Gesù. Si tratta di una regalità che anche durante gli interrogatori del suo “processo” Egli negherà proprio per l’equivoco “politico” che tale titolo tende a suscitare, e che si prolungheranno in una perenne tentazione di porsi come potenza mondana anche da parte della comunità ecclesiale. Il solo Matteo cita esplicitamente la profezia di Ezechiele 9,9 che oggi è bello riascoltare per cogliere nella regalità di Gesù la pienezza della sua signoria sul mondo come segno dell’amore per il mondo. Essa si mostra nello stesso tempo così gloriosa e così mite e umile. E’ con Lui che la regalità manifesta il volto che le sarebbe proprio e cioè quello di un potere che “regge”, cioè che sostiene e porta coloro che le sono affidati, e non un potere che sta sopra e opprime gli altri. Amiamo e valorizziamo la festa di questo ingresso del Signore a Gerusalemme, ancora libero da tutti i drammi mondani che lo porteranno alla croce, e quindi ancora libero di esprimere pienamente la gioiosa esultanza del popolo, e in particolare dei più piccoli, perché Gesù è veramente il messia salvatore nella croce.
Preghiamo
Preghiamo per Valentina
Per un momento vorrei mettermi nei panni del’asina e del puledro per avvertire la soddisfazione di trasportare Gesu. È un momento di gloria infantile che termina appena giunti a Gerusalemme. In fondo noi cosa siamo più di un asino che viene adoperato dal Signore per cosa belle. ? Il popolo osanna Gesù e non certo l’asino. Ma questo fa il suo servizio ed è contento. Signore dacci la gioia di essere semplicemente asinelli che portano te e poi vengono rimandati indietro.
Gloria e potere sull’intera umanità in groppa ad un’asina e ad un puledro…. questo è Gesù. Lo stesso che riceve il battesimo di Giovanni, lo stesso che che tocca peccatori ed ammalati, lo stesso che accoglie prostitute e delinquenti, lo stesso che rifiuta i ” doni ” satanici nel deserto, lo stesso che muore in croce per me, per tutti noi. Questo è il Gesù che non si smentisce mai, neppure adesso che fa festa…. prima che si compia la sua croce. Un Gesù coerente in ogni cosa. Un Gesù del quale fidarmi perché non mostra doppiezze, ma moltiplica ogni azione in bene! Posso fidarmi….
Preghiamo per Valentina e per tutte le persone che sono a servizio degli altri e offrono forze, intelligenze , sensibilità, competenze , amore.
Ecco a te viene il tuo re,mite,seduto su un’asina…di sicuro piu’ vicino al Signore era l’asina su cui cavalcava …Questa continua mitezza e umiltà ,che Gesù ,Re, continua a insegnarmi ..prende il mio pensiero. Perchè Gesù rimane re ,anche quando tace di fronte al potere politico ,di fronte alle provocazioni e a quanto lo ha condotto alla croce.. Quì la salvezza si espande a quanti il Padre ha affidato a Lui ,in modo speciale ai piccoli ,ai poveri ..Signore Tu mi accogli così come sono ,rendimi simile a quell’asina che hai cavalcato …Mi unisco alla preghiera per Valentina .