venerdì 12 giugno

di | 11 Giugno 2015

home2 Sacratissimo cuore di Gesù –  Esodo 3,13-22

13 Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?». 14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi». 15 Dio aggiunse a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. 16 Va’! Riunisci gli anziani d’Israele e di’ loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e ciò che vien fatto a voi in Egitto. 17 E ho detto: Vi farò uscire dalla umiliazione dell’Egitto verso il paese del Cananeo, dell’Hittita, dell’Amorreo, del Perizzita, dell’Eveo e del Gebuseo, verso un paese dove scorre latte e miele. 18 Essi ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d’Israele andrete dal re di Egitto e gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. 19 Io so che il re d’Egitto non vi permetterà di partire, se non con l’intervento di una mano forte. 20 Stenderò dunque la mano e colpirò l’Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo egli vi lascerà andare. 21 Farò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani: quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. 22 Ogni donna domanderà alla sua vicina e all’inquilina della sua casa oggetti di argento e oggetti d’oro e vesti; ne caricherete i vostri figli e le vostre figlie e spoglierete l’Egitto».

Commento

La prima parte del brano di oggi pone il problema del nome di Dio: io sono colui che sono. Se è vero che ogni nome nasconde un progetto, una storia, un sogno, il nome di Dio qui proclamato narra di un Dio che desidera essere sempre presente sulla scena del mondo come colui che c’è, che è accanto all’uomo. E’ molto bella l’affermazione di una presenza di Dio “sempre”, malgrado tutte le solitudini e tutte le vicende di abbandono e di morte. Dio mi impedisce di precipitare nella mia solitudine e incessantemente proclama la sua presenza accanto a me. Attenzione: questo non avviene teoricamente, ma dentro nella storia degli uomini. Questo rende il mistero di Dio interessante. Dio è il Dio dei padri, è il Dio di Mosè, il Dio di Gesù e anche il mio Dio. questa è la grande rivelazione del Dio degli ebrei che è diventata anche la nostra grande rivelazione. Se volete la seconda parte del brano di oggi è quasi un riassunto di quello che accadrà da quel punto in avanti. E chi di noi non prova sogni di gloria, incomprensioni, desiderio di andare nel deserto per adorare Dio, voglia di riscatto nei momento della fatica. Il libro dell’Esodo riassume tutto quanto l’uomo desidera e sogna e lo trasforma in un grandioso viaggio di liberazione.

Preghiamo

Oggi giornata del Sacro cuore di Gesù, preghiamo per la santificazione di tutti i sacerdoti

Dal Vangelo secondo Giovanni

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

Un pensiero su “venerdì 12 giugno

  1. Anonimo

    Dio che libera il credente, Dio che compie,attraverso suo figlio, la salvezza di ogni uomo.
    Non riesco a pensare ad un Dio che punisce i peccatori e coloro che si macchiano di iniquità, perchè solo Lui ne conosce le storie… Riesco a pensare ad un Dio che opera sugli eventi e che permette, in assoluta libertà che le cose avvengano. I viaggi di liberazione sono realtà per molti esseri umani, i costi umani sono altrettante realtà. La responsabilità del progetto di Dio, credo, sia nell’animo di ciascuno, dal senso di pietà e carità al sogno di libertà di chi è oppresso. A volte penso solo che siamo completamente nelle sue mani, ma possediamo meravigliosi strumenti per agire secondo il bene di tutti.
    Un buon pomeriggio a ciascuno! Elena

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