umiltà?

La mia riflessione sulla pazienza può essere anche una riflessione sull’umiltà? Se qualcuno ritiene che quello che ho scritto può andar bene anche per l’umiltà non ho nessun problema, l’importante è che motivi questa faccenda che la mia riflessione sulla pazienza in realtà è una riflessione sull’umiltà. Intanto io di questa parola, umiltà, ho una mia visione particolare che mi è stata insegnata da don Roberto e che tengo cara. mi diceva sempre che umiltà non è quella qualità della vita che dice io non sono in grado di fare niente, sono bravi gli altri, oppure io mi tiro sempre in un angolo e lascio fare. Questa non è vera umilità, anche perché alla fine non funziona così la vita. So benissimo che ho bisogno di un posto, che non posso stare sempre nell’angolo. So benissimo che so fare delle cose e come vorrei che fossero riconosciute. Don Roberto mi ha aiutato a comprendere il significato di questa parola. Lui diceva così: di fronte a qualsiasi fatto della vita in cui sono coinvolto, qualsiasi esperienza, qualsiasi questione io ci sono dentro, non sono in un angolo, non lascio andare avanti gli altri. e devo imparare a riconoscere e a ringraziare per tutto quello che cerco di fare io, la mia parte. Ma devo riconoscere che se una cosa esce bene, o perlomeno si tenta di farla funzionare è merito anche di chi lavora con me, di chi collabora con me, anzi di noi che collaboriamo insieme e l’umiltà è saper dire grazie a tutti. In questa piccola realtà che è la nostra cooperativa io ci metto tutto me stesso e me lo riconosco, ma devo anche riconoscere e ringraziare per tutto quello che amici  e tutti stanno facendo, stiamo facendo insieme. semplice come idea di umiltà. Può essere ma questa spiegazione di don Roberto mi ha aiutato a superare quell’idea di una falsa umiltà. Tutti siamo impegnati nella grande impresa del mondo, tutti fanno la loro parte e tutti meritano di essere ringraziati.