Il mio tempo non basta mai. Ma questa ormai sembra la regola della maggior parte di noi. Il tempo non basta mai. Traduciamo questo pensiero semplicemente con un: non ho mai tempo. E non è nemmeno così semplice dire: riduciamo tutto all’essenziale, scegliamo quello che è importante. A volte riesco a scegliere quello che è importante, ma anche in queste scelte importanti o essenziali alla fine si va di corsa e non c’è mai tempo. È vero il tempo non basta mai. Perché non mi fermo? Non lo so bene. Quando penso alla comunità diffusa è un altro il concetto di tempo che voglio mettere in evidenza. Qui da noi a Rosciano i tempi sono mille e diversi. C’è chi va di corsa, c’è chi in un attimo fa tutto, chi lavora e non parla. Poi c’è chi ha un altro ritmo e chi dice di doversi prendere una pausa di riflessione. Anche nella scuola ci sono ritmi diversi, tanto è vero che si parla di percorsi personalizzati. Pensate a casa quanti ritmi diversi e come è diverso lo scandire del tempo tra genitori e figli. E nella chiesa? I tempi dei cambiamenti sono biblici, i tempi delle decisioni a volte sono rapidi perché uno decide. Posso andare avanti con mille esempi. La questione del tempo si complica quando si vogliono mettere insieme tante realtà diverse. Il tempo di una riunione: trovate una data che va bene a tutti, è veramente una bella scommessa. Oppure mettete insieme un calendario condiviso tra diverse realtà. Oggi la tecnologia ci viene in auto. Ma anche se la tecnologia ci viene in aiuto non cambia la sostanza: condividere i tempi è complicatissimo. In una comunità diffusa, prima ancora di fissare calendari condivisi si tratta di capire la diversità delle dinamiche organizzative: la scuola ha le sue scadenze, le aziende altre, le associazioni altre ancora. È necessario venirsi incontro per trovare i tempi comuni per potersi incontrare. È difficile ma importante trovare una dimensione del tempo comune. La comunità diffusa richiede di mettere come uno dei suoi grandi obiettivi quello di un tempo condiviso. C’è un particolare che voglio approfondire con calma: si deve dare la priorità ad un tempo condiviso piuttosto che a mille tempi spezzati.
È vero le cose sono tante, il tempo è tiranno, penso però che non può essere sempre e tutto urgente… Tanto che senti risuonare anche quando vai piano “sempre di corsa è” per me rimane vero che si fa fatica per incontri comunitari : per orari e impegni vari, ma questo incontrarsi a un valore importante….