sabato 20 maggio

Matteo 4,12-17

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, ¹⁴perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
¹⁶ Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta.
¹⁷Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.

Commento

Giovanni viene arrestato e Gesù ne prende il posto. Non come un semplice scambio, Gesù fa l’elogio di Giovanni Battista, ne prende la missione e poi la continua con la novità del regno dei cieli. Da questo momento il signore Gesù si trova solo a portare il peso della profezia in Israele ed anche lui con il rischio del carcere. Si ritira nella Galilea, zona di passaggio, di gente semplice e povera, sembra che Gesù almeno all’inizio della sua missione vuole evitare le grandi città, le ricche città perché sa bene che la sua missione è per i poveri. Non ritorna a Nazareth nella sua casa, ma si stabilisce a Cafarnao, sulla riva del lago. E qui inizia a predicare e a compiere gesti. Sembra che inizialmente che almeno nella predicazione vuole ricalcare il messaggio di Giovanni e quindi invita tutti alla conversione, al cambiamento della vita. in quella regione di poveri era finalmente arrivata la luce che illumina la terra di Zabulon e Neftali, le terre sulle rive del lago. Con Gesù finalmente è giunto il tempo non del riscatto dei poveri, ma il tempo in cui qualcuno finalmente si prende cura di loro. Forse abbiamo bisogno anche oggi di gente che va ad annunciare la buona notizia del regno di Dio ai poveri dei nostri giorni.

Preghiamo

Preghiamo per i poveri