tacere

di | 5 Gennaio 2025

Tacere è la seconda parola che mi piace sondare per comprendere come posso fermare tutti quei pensieri che girano per la testa come lampi viaggiatori e che schizzano via velocemente. Tacere non mi appartiene, in genere parlo. Parlo con gli altri, parlo con me sé stesso, parlo a dismisura e sbaglio a parlare. Questo dello sbagliare a parlare mi appartiene abbastanza. Non credo di essere il tipo che mette insieme parola sbagliate apposta, difficilmente lo faccio di proposito e se mi capita e me ne rendo conto chiedo scusa. Ma è soprattutto la parola dentro che non si ferma mai. È la parola che gira nel cuore e nella mente che viaggia sempre. Tutto nasce da come mi guardo in giro. Osservo delle cose, osservo la natura, le persone e poi partono una lunga serie di pensieri che rischiano di non fermarsi più. il vero tema è questo far tacere tutto per un attimo. La vera meditazione non è sorvolare, eliminare, cancellare i pensieri, ma per un attimo farli tacere per uscire dal vortice delle parole e entrare nel profondo del cuore. Certo è esercizio puro e niente di più. non c’è altra strada: tacere, far tacere tutto quello che gira attorno e poi stare solo finché tutto si fa silenzio. Ho scritto questo, ma so che è un esercizio da fare sempre. Lo dice anche il libro di Qoèlet: Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo […] un tempo per tacere e un tempo per parlare» (Qoelet, 3, 1.7).  oppure detto in un altro modo: mente sgombra da parole inutili e cuore purificato da tutti quei sentimenti che creano tumulto interiore. Io non voglio stare solo! Io voglio parlare sempre e allora come faccio a tacere? Credo che non ci sia altra strada che provare e riprovare e riprovare ancora. tacere per un tempo sufficiente nella mia giornata. proviamoci ancora una volta.

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