so fare

di | 12 Giugno 2023

In genere io non so fare. In genere io sbaglio parole e gesti. Bello quando posso chiedere scusa di fronte ai miei errori. Ma di fronte a questa affermazione, io so fare, si nasconde un’altra questione:  se io so fare vuol dire che io sono leader in una certa cosa. Sono capace e quindi conto, sono capace e quindi guido, dirigo faccio io. Sono leader in qualcosa. Bello possiamo dire noi, ma fino a che punto vale questa teoria dell’ io so fare? Leggo che le nuove teorie sulle organizzazioni e sul fare non prevedono più le figure gerarchiche, quelle che sono a guida di…. Secondo queste teorie non c’è più bisogno di quello che dice io so fare, perché tutti entrano in un gioco di condivisione e di collaborazione. Secondo il mio modesto parere e la mia piccola esperienza mai visto niente di più sbagliato. Di fatto oggi ci si divide in guide e seguaci. Quando andavo in montagna e avevo la guida, non dovevo fare altro che seguirla. Mettere i miei piedi dove metteva i suoi; diciamo che c’era poca possibilità di mettere i miei piedi da altre parti. Lei, la guida, era la guida, io il seguace. E così è nella gestione delle cose. io sono guida l’altro è seguace. Sono io che so quale è la linea da seguire, gli altri seguono. Anche quando i processi sembrano condivisi in realtà una guida c’è sempre e poi ci sono i seguaci. I social mi aiutano in questo senso: esiste un leader che gestisce un sito o roba simile e poi ci sono i follower, i seguici che seguono il leader. Tenete presente che queste vengono chiamate comunità virtuali. I follower sono i seguaci del leader, spinti dal carisma del leader – carisma è parola usata e abusata – a lavorare in gruppo dove sono diretti e guidati proprio da lui. Quindi, in estrema sintesi: la leadership è intesa come la capacita di un leader di influenzare una o più persone. Così, parole come responsabili, dirigenti, capiufficio, coordinatori sono ormai diventate vecchie e superate, rimane il leader e poi il seguace. È così anche nella chiesa?  Credo che per certi versi è così anche nella chiesa. Un leader quanti follower ha, quanti seguaci ha? E chi detta la linea? Ne parleremo. Secondo me il vero tema è sapere di essere leader, ma fare di tutto per non sentirsi leader

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