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di | 2 Marzo 2023

Apro una serie di riflessioni su economia e bibbia. Cioè, la bibbia ha qualcosa da dire al mondo dell’economia? Ma soprattutto ha qualcosa da dire che non sia la solita critica del consumo e dello spreco che di solito si dice e si fa a Natale e poi scompare dalla circolazione? La parola sacra ha qualcosa di sacro e di senso da dire a questo mondo dove l’economia è la cifra di tutto quanto succede? Possiamo prendere i testi sacri, la parola del V. testamento e del n. testamento circa l’economia? Oppure la parola sacra è così sacra che non ha niente a che fare con questi temi? Eppure noi ogni giorno facciamo i conti con l’economia, anche solo per quella economia famigliare che è la nostra casa. Infatti la parola economia significa regole che governano la casa. Quella casa che è la mia famiglia, ma anche quella casa che è il mio paese, la mia nazione, il mondo intero. Sappiamo che il tempo che stiamo vivendo è un tempo che è anche crisi economica. Anche la storia antica, la storia narrata nella parola sacra, ha conosciuto il tempo della crisi economica. Pensiamo alla grande carestia che spinge il popolo di Israele in Egitto e dove poi verrà ridotto in schiavitù. Ma la parola sacra non guarda solo a quegli indicatori che sono il lavoro, il salario, la precarietà e oggi aggiungiamo inflazione e pil o spred. Durante il tempo della monarchia la parola sacra, grazie alla voce dei profeti e alla loro denunce non guardava solo a questi aspetti esteriori; la parola dei profeti scrutava il senso di tale crisi. E ne veniva fuori questa denuncia: la mancanza di senso in Israele aveva prodotto l’interesse non di tutti, ma di qualcuno, la corruzione del potere politico, l’idea di una ricchezza da perseguire ad ogni costo. E tutta la religione in quel tempo di mancanza di senso aveva prodotto non riti per la vita, ma pratiche che legavano l’uomo al profitto. La mancanza di senso portava lentamente alla  decadenze, alla sconfitta, alla deportazione in Babilonia, alla schiavitù. Così succede anche oggi. Guardare al tempo della crisi solo come ad un tempo di invettive contro, di ricerca di un grande profitto e ldi mancanza di un’economia che si cura dei più fragili, porta alla rovina. Attraverso episodi e parole della bibbia voglio proporre un percorso  per un’ economia di senso per un futuro aperto ad un mondo nuovo.

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