Finalmente è arrivato il giorno, non il gran giorno, semplicemente il giorno: ingresso Valtrighe e poi Ambivere e per finire Mapello. Non ci ho capito molto finora del cambio con la Val d’Imagna e Berbenno e Selino e Blello. Imparerò a capire. Arrivo ad Almenno e mi dico: giro in su per la valle ed invece no: vado verso Lecco. Verso Lecco mi domando? A già da li poi vado alla nuova avventura. Mi mancherà l’unità pastorale san Piro che ringrazio un sacco per questi anni bellissimi. Ma ora devo dare un senso compiuto al nuovo, alla nuova avventura, devo capire come riorganizzare il tempo e la vita visto, combinando il tutto con la cooperativa. Questo è il senso compiuto, il senso di chi riceve un senso e dona un senso. Non me lo sono inventato, io c’era già prima di me, raccolgo un pezzo di avventura e rilancio un nuovo senso. E grazie a chi ha tenuto in piedi avventure sensate, di senso. Raccogliamo eredità di altri e rilanciamo doni nuovi. Forse questo è il senso compiuto. Non c’è molto altro. Raccolgo una bellissima sollecitazione di don Massimo durante l’omelia di ingresso in quel di Valtrighe. Tengo a specificare una cosa: in tanti mi dicono: fai l’ingresso. non faccio l’ingresso: è don Patrizio, il parroco delle tre parrocchie, che fa l’ingresso. io accompagno il nuovo parroco. Comunque al di là di questa questione mi hanno colpito alcune parole finali della predica di don Massimo, mio carissimo compagno di classe e uomo rigoroso con se stesso e uomo che sa approfondire in maniera profonda il senso delle cose. Ad un certo punto dice più o meno così: vale ancora l’idea che la chiesa, la comunità è la sposa di Cristo. L’immagine nuziale è ben presente nella parola sacra, ne cito solo la grande conclusione del libro dell’apocalisse: Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. La nuova Gerusalemme è anche la chiesa. Ma c’è una cosa interessante che mi ha colpito della predica di don Massimo e che offre un senso compiuto al tutto. dice don Massimo: Se vale questa immagine della comunità sposa, allora possiamo prendere la benedizione per la messa degli sposi e dire così: Siate nel mondo testimoni dell’amore di Dio perché i poveri e i sofferenti, che avranno sperimentato la vostra carità, vi accolgano grati un giorno nella casa del Padre. Una chiesa testimone dell’amore di Dio per i poveri e i sofferenti, che hanno sperimentato la carità di una comunità. Questo è il senso compiuto del tutto, una comunità che è accanto e benedice poveri e sofferenti
Ciao Don Sandro, , intanto grazie per la meditazione perche’ leggendola al mattino mi aiuta a riflettere su quanto faccio durante la giornata.
Vorrei farti ” in bocca al lupo” per la tua nuova destinazione pastorale, ma so che le persone di queste comunita’ ti accoglieranno e subito apprezzeranno quanto farai.
Buona domenica anche da parte del gruppo missionario
AUGURI.