Posso essere anche un piccolo borghese che fa dei ragionamenti strani sulla pace, ma che poi non agisce. Posso essere anche colui che ricerca la pace solo attraverso proclami e discussioni. Posso essere questo e altro ancora. Ma alla pace ci credo. Non trovo più la mia bandiera della pace. Ma appena la ritrovo la metto bella visibile qui a Rosciano. E poi non credo di essere solo un piccolo borghese. Se borghese è colui che abita in un borgo…io non vivo in un borgo, io sono nomade e mi sento vicino a chi è in cammino. Se come dice la definizione il borghese è l’ uomo amante del vivere quieto e ordinato, attaccato al proprio benessere materiale, anche modesto, e perciò conservatore, cioè ligio all’ordine politico e morale costituito; e dall’altro, uomo amante di forme d’arte e di cultura tradizionali, avverso al nuovo e all’audace.(enciclopedia treccani) non penso di essere tutto questo. Vivo bene, sto bene, ma non amo il quieto vivere, non sono attaccato al mio benessere. Ma il problema è un altro. Il problema che diventa questione di questi giorni è la bandiera della pace. E io che sono borghese come stato, ma non come idea, vorrei la bandiera della pace al centro, o ai margini, o dove volete voi, ma vorrei vederla in giro. Ed invece diventa oggetto di polemica. Se la bandiera della pace con tutto quello che porta con se questa bandiera, diventa un problema e una polemica, non ci siamo proprio più. Per me questa bandiera non è una questione, è invece un valore, un idea, una pratica, un modo di essere. Portiamo con noi esclusivamente le bandiere della pace, senza fare polemica per invocare con forza che si fermi questa terribile spirale di violenza, di tutte le violenze.