Lc 14,25-27
25Una folla numerosa andava con lui. Egli si voltò e disse loro: 26«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Commento
Premesso che qui viviamo giorni sospesi e a volte difficili e sfido chiunque a dire il contrario, continuiamo i nostri commenti. . Quello che Gesù dice nei versetti seguenti non è l’insegnamento speciale dato per condizioni speciali, ma per tutti. Quando Gesù dice queste cose non pensa a più quantità di amore ma piuttosto della“qualità” dell’amore. Cerchiamo di cogliere il significato di questo “prendere la croce e seguirlo”. Penso che la spiegazione più semplice e diretta sia quella della Pasqua di Gesù e della nostra chiamata a seguirlo in questo cammino pasquale. E’ un cammino di morte e risurrezione. E’ il cammino della vita nuova in Lui e con Lui. Gesù non credo voglia che odiamo i nostri cari, e neppure che amiamo Lui più di loro. Penso che debba invece finire il modo “vecchio” del nostro amare per lasciare il posto al nuovo volto dell’amore. Adesso possiamo e dobbiamo amare tutti e tutto “in Gesù”, e cioè nella sostanza e nella modalità del suo amore. Questo è il significato della croce: ognuno ha la sua, perché per ognuno la vita, le relazioni e gli affetti, le vicende e i sentimenti hanno la loro storia. Ma ormai, in ogni storia si rende presente l’amore di Gesù. Anche in situazioni e persone di grande piccolezza. Anzi, con una particolare elezione dei piccoli e dei poveri e della loro piccolezza e povertà.
Preghiamo
Preghiamo per suor Pilar
Ci sono tempi per ogni cosa, c’è un tempo anche per la croce, concepita come strumento di sofferenza e di morte, ma rivestita dello stesso Gesù diventa strumento di salvezza.
La vita è piena di croci e per amore quante ne riusciamo a sopportare , attraversare, superare…. Il Signore sa come aiutarci e non ci lascia mai soli, con il suo amore e la sua grazia possiamo sentirci meno soli e affaticati mentre portiamo le nostre croci più o meno pesanti. Preghiamo per sr Pilar e per tutti gli ammalati dentro e fuori degli ospedali. Ricordiamo anche gli operatori sanitari che stanno affrontando questo tempo difficile.
La qualità dell’amore è tipica di Gesù….noi possiamo imitarlo nei suoi gesti e pensare che la croce ci salva.Mi unisco alla preghiera per sr Pilar per i malati di questi giorni ,e per tutti quelli che si occupano di loro
Prendere ogni giorno la croce del proprio vivere sapendo Chi stiamo seguendo. Prego per i malati e per i 16 giovani che in questo fine settimana fanno un ritironia vocazionale.