1 Pt 3,17-22 17 È meglio infatti, se così vuole Dio, soffrire operando il bene che facendo il male. 18 Anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito. 19 E in spirito andò ad annunziare la salvezza anche agli spiriti che attendevano in prigione; 20 essi avevano un tempo rifiutato di credere quando la magnanimità di Dio pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua. 21 Figura, questa, del battesimo, che ora salva voi; esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, 22 il quale è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.
Commento
In questo testo, che è in continuità con i precedenti, ci viene detta una notizia particolare: è meglio soffrire operando il bene che facendo il male. quanta consolazione, e pace, e gioia, nel patire facendo il bene! E questo non per considerazioni moralistiche o di meriti, ma per l’immersione nostra nel mistero dell’amore di Dio, quello che lo porta nella nostra carne, nella nostra storia e nel nostro dramma, per fare nuove tutte le cose, appunto a partire dal grande interrogativo insolubile del male! Quindi, ecco il patire divino di Gesù del quale siamo partecipi per la grazia del nostro battesimo: “anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati…”, e da qui la salvezza per noi e la nostra partecipazione all’opera della salvezza. Immergersi in questa realtà che è il mistero dell’amore di Dio è immergersi simbolicamente nell’acqua del battesimo. In virtù della risurrezione di Cristo l’uomo rinasce alla vita nuova dei figli di Dio. E’ bella e importante la definizione che Pietro dà del Battesimo: “invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza”. Per la potenza della risurrezione di Cristo noi possiamo incessantemente invocare la salvezza da nostro Padre in virtù della Pasqua del Figlio.
Preghiamo
Preghiamo per d. Antonio