Sabato 30 maggio

di | 29 Maggio 2015

1 Giohome2vanni  2,18-29          

18 Figlioli, è giunta l’ultima ora. Come avete sentito dire che l’anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. 19 Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri. 20 Ora voi avete ricevuto l’unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. 21 Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità. 22 Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. 23 Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre. 24 Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. 25 E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. 26 Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi. 27 E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce, così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito. 28 E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta. 29 Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui.

Commento

L’ultima ora. Non si tratta di un giorno particolare, quindi non si tratta di capire quando succederà questa ultima ora. Si tratta invece del tempo che è iniziato con Gesù e con la sua Pasqua, “ora ultima”, perché in Gesù la storia è arrivata al suo supremo traguardo, alla sua fine e al suo fine. Ogni “tempo” è ormai confrontato e giudicato dall’ “ora” del Cristo, perché in Lui Dio si è pienamente e definitivamente espresso. Quindi l’ora centrale ultima e definitiva è la pasqua. Da quest’ora si misura tutto. Si misura anche quello che Giovanni chiama l’anticristo. Di fatto se l’ora centrale è la pasqua, la vita nuova, la pienezza della vita, tutti e tutto quello che è contro quell’ora diventa contro Gesù. L’Anticristo è ogni forma e ogni proposta di “spiritualità”, anche apparentemente molto esigente, che nega che Gesù sia il Figlio di Dio, tale anticristo pensa a Gesù non come ad un abbassamento fino alla morte e alla morte di croce, ma come un innalzamento di Dio ad una gloria immortale.  L’anticristo nega alla fine che l’umile Gesù di Nazaret, come appare e si muove nella sua vicenda umana, sia veramente il Figlio di Dio. Questo modo di pensare Dio porta come conseguenza nella vita spirituale, la ricerca della gloria umana e non della via dell’umiltà. Rimanere nel Signore vuol dire rimanere in questo percorso di abbassamento evangelico.

Preghiamo

Preghiamo perché tra gli uomini e le donne rinasca un senso alto e nobile della vita morale, soprattutto per chi ha responsabilità pubbliche.

Dal vangelo di Marco

Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù] entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni”?  Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città. La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».

2 pensieri su “Sabato 30 maggio

  1. suor Rita

    Giovanni parla di “UNZIONE”. Questo termine può indicare molte cose, anche “elezione”. Pensiamoci scelti, chiamati, eletti, “unti”=CONSACRATI dallo stesso Gesù. Lo siamo per il Battesimo, lo siamo per la vocazione cui ciascuno di noi è stato avviato dalla vita. Non siamo “uno qualunque”. Siamo chiaramente identificati come persona conosciuta, scelta, amata…Che bello! Quando una ragazza si sente “corteggiata” da un ragazzo, freme di emozione: mi guarda…mi ha detto questo e quello…mi ha fatto un regalo…mi ha chiesto di uscire insieme….E così fino a quando ” i due diventano una carne sola”. Lo Spirito Santo che abbiamo appena celebrato fa questo per noi. Il Corpo di Cristo che celebreremo tra pochi giorni fa questo per noi ogni volta che ci accostiamo all’Eucarestia. Benediciamo Dio e la nostra vita che risulta “eletta” per amore. E nessuno peccato può cancellare questa elezione.

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  2. Elena

    Sento e leggo parole d’Amore oggi (e anche tutti gli altri giorni), ma oggi le avverto in questo appartenere a Dio, alle sue creature prescelte ed amate in quanto vive per mezzo di Lui che è vita e pienezza spirituale.
    Ieri sera ero allo “Spirito del pianeta” con amici e mio figlio. Si respira l’alterità, l’unione possibile tra persone così diverse ma unite dentro dal desiderio di conoscere, stare insieme e fare festa. Popoli di molte culture e religioni nelle quali viene riconosciuta e lodata e ringraziata la grandezza del Creatore. Ognuno lo fa con le proprie modalità, ma lo Spirito è lo stesso e non è necessariamente uno spirito pagano. Penso a quante cose in uso fra i cristiani, hanno tutta l’aria di essere anticristo: creano dolore, sofferenza, distruzione e prevaricazione, negano e fanno seccare ogni radice di amore e fratellanza.
    Sì, Gesù è manifesto in ogni persona di buona volontà , in quanti operano il bene e si adoperano per il bene comune.
    Chi ha paura del Cristo? Credo sia chi ha paura di perdere veramente un poco di sè per far posto all’altro e alla sua meraviglia, così come il Padre ha voluto che fosse.
    Prego per chi ha paura di sacrificare se stesso in nome ed in virtù di un bene superiore. Prego per tutti noi, per quando abbiamo paura di aprire gli occhi ed il cuore sull’altro.
    Buona giornata, Elena

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