1 Efraim mi raggira con menzogne e la casa d’Israele con frode. Giuda è ribelle a Dio al Santo fedele. 2 Efraim si pasce di vento e insegue il vento d’oriente; ogni giorno moltiplica menzogne e violenze; fanno alleanze con l’Assiria e portano olio in Egitto. 3 Il Signore è in lite con Giuda e tratterà Giacobbe secondo la sua condotta, lo ripagherà secondo le sue azioni. 4 Egli nel grembo materno soppiantò il fratello e da adulto lottò con Dio, 5 lottò con l’angelo e vinse, pianse e domandò grazia. Ritrovò Dio in Betel e là gli parlò. 6 “Signore, Dio degli eserciti, Signore” è il suo nome. 7 Tu ritorna al tuo Dio, osserva la bontà e la giustizia e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre. 8 Canaan tiene in mano bilance false, ama frodare.
Commento
Dopo la proclamazione dell’essenza di Dio, della sua santità, che è la misericordia, il profeta ritorna a delineare i tratti della storia di questo popolo che cerca alleanza politiche effimere, che non lo porteranno a nulla, anzi sarà proprio a causa di queste alleanze che verrà la rovina. Non voglio esprimere un giudizio morale circa questi fatti. Essi fanno parte della storia umana ed in particolare della storia di Israele. La lotta nella ricerca del bene da parte dell’uomo non è mai lineare, conosce alti e bassi, cadute e rinascite. In questa lotta è presente sicuramente il male, ma anche il bisogno assoluto della misericordia di Dio, ma proprio in questo è contenuta l’esperienza autentica della fede. Qui appunto vedo il contrasto tra questa fede reale e il rapporto menzognero con Dio indicato nei primi versetti di oggi. In questo orizzonte di considerazioni mi sembra che la parola più vera sia quella proposta dalla conclusione del testo di oggi: “Tu ritorna al tuo Dio, osserva la bontà e la giustizia e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre”. Questo è veramente prezioso per noi figli amati e perduti, per noi peccatori salvati! Io voglio chiedere oggi al Signore la grazia per me e per tutti noi perché possiamo combattere sino in fondo la buona battaglia della fede, uscendo dalle banalità e dalle ipocrisie della mia poca fede.
Preghiamo
Preghiamo perché in America si faccia qualcosa di serio contro l’uso delle armi per evitare stragi come quelle di questi giorni.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
“ritorna al tuo Dio … e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre”.
Il primo gesto è quello del “convergere”, cambiando la direzione del nostro cammino.
Un cambiamento che non è un salto nel vuoto, ma la riscoperta di una speranza che dovrà sempre accompagnarci.
Siamo persi nel nostro quotidiano ed a volte facciamo fatica ad alzare lo sguardo chino sul sentiero che stiamo percorrendo, dimenticando che solo se alziamo i nostri occhi potremo vedere la strada tutta.
Le fatiche del vivere a volte ci sembrano un peso troppo pesante da portare e ci è sempre più difficile trovare la strada maestra.
Ma se poniamo la speranza non nelle nostre capacità, ma nel Signore, allora, forse, pian piano, il nostro orizzonte non sarà più limitato e buio, ma aperto e luminoso.
Buona domenica a tutti.
Quante altalene tra bene e male. Quanta inquietudine nell’agire umano. Quanto prendere , lasciare, contrattare, abbandonare , recuperare…Dentro una storia , la storia di tutti. E sopra tutto e tutti, il Dio della giustizia e del perdono, il Dio della misericordia e dell’amore. Fa che sappiamo guardare in alto, verso te , Signore ,e tienici per mano perché a volte siamo proprio piccoli e fragili come bambini. ..
Prego contro tutte le forme di violenza
Elena
Ritornare al Signore e in Lui porre la speranza…basterebbe questa Parola a dar pace al cuore …eppure ci dissetiamo ancora a fonti che non dissetano .grazie per commento di don Sandro ,ed anche ai commenti che seguono, di cui mi tro vo in sintonia ,così come mi unisco alle intenzioni di oggi.Buona domenica a tutti !