Sabato Santo – Dal Vangelo secondo Marco
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole.
Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. è risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. là lo vedrete, come vi ha detto”».
Commento
Maria e gli altri discepoli e discepole cercano il Signore. ma lo cercano nel modo sbagliato. Lo cercano portando oli aromatici per ungere il corpo del Signore. Di buon mattino vanno al sepolcro e trovano il sepolcro vuoto. Ma nelle loro intenzioni vi era solo quella andare a trovare il corpo del Signore. Forse vogliono anche solo conservare un brandello di ricordo di Gesù. Vogliono solo trattenere il corpo di Gesù. Invece Gesù li rimanda in Galilea: Egli vi precede in Galilea, là lo vedrete, come vi ha detto. La Galilea è la terra di frontiera, il luogo della confusione dei popoli, è il luogo dove inizia la storia della vita cristiana. Gesù ci dice che se vogliamo rinascere nella pasqua dobbiamo andare là dove ci sono le frontiere dei popoli, cioè là dove la chiesa vive il limite della sua condizione dell’incontro con tutte quelle realtà di frontiera, di confusione, di fatica. La chiesa nella pasqua è chiamata a rinascere in Galilea, rinascere nelle frontiere della vita. Forse l’idea di stare nelle frontiere della vita impone a tutti i credenti di coltivare l’arte del dialogo fraterno con tutta l’umanità. Buona Pasqua nella ricerca delle frontiere della vita di ogni uomo.
Preghiamo
Preghiamo per chi anche oggi è solo
Rinascere.. Che rinasca in ogni cuore la speranza con la S maiuscola, in ciò che vive di sofferto e di lieto he rinasca la pace… Per chi è solo e per i popoli che soffrono preghiamo.
Un ultimo gesto di cura e di amore per il Signore. Solo che il Signore non c’è, non è più lì, è risorto… Quando sono morte alcune persone care, le ho sentite altrove… A me, a noi rimaneva un “involucro “, ma la vita era altrove…
Gesù porta altrove anche il suo corpo, cambia il suo “stato” , diremmo oggi. Perché lui è stato tutto un dono, corpo, mente, spirito, sin dal grembo di sua madre. Gesù è rimasto se stesso completamente, nel nascere, nel venire nel mondo, nel vivere i suoi 33 anni, nell’amare tutti e tutto, nel salvare e guarire, nel patire e morire, nel risorgere vincendo la morte. Lui è rimasto sempre tutto, in tutta la Sua gloria, figlio di Dio…
Prego per chi è solo…