sabato 29 dicembre

di | 28 Dicembre 2018

natività iconaDal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

Commento

Fra i pochissimi che hanno avuto il coraggio di accogliere l’inaudito di Dio spicca il vecchio Simeone. Un devoto che aspettava la salvezza di Dio, la venuta del Messia. Era cresciuto all’ombra del rinato tempio, ne aveva seguito gli imponenti lavori, le migliaia di operai reclutati dal re Erode per ridare lustro al tempio di Salomone, per ingrandirlo e renderlo una meraviglia. E così era stato: quando quella giovane e sperduta coppia del Nord giunge negli atri e chiede informazioni per far circoncidere il bambino, il tempio è in costruzione da vent’anni, ma ne occorreranno altri sessanta per finirlo. Ha visto riprendere i sacrifici, e rinascere la classe sacerdotale. Ma no, la salvezza non l’ha vista. E stancamente sale ancora per una preghiera, per riempire il suo tempo di attesa. E lì accade. In quanti hanno notato quella giovane coppia? Nessuno, penso, solo lui. Perché ha affinato lo sguardo interiore, quello del cuore. E, così, ha visto la salvezza. Una ragazzina adolescente che stringeva al petto un fagottino di pochi giorni. È il nostro sguardo che riconosce la salvezza, è il nostro cuore che sa individuarla quando nessuno la riconosce…imparare ad affinare lo sguardo del cuore per incontrare l’inaudito

Preghiamo

Preghiamo per la sorella di Sr Cinzia che ci ha lasciato oggi

3 pensieri su “sabato 29 dicembre

  1. sr Rita

    L’attesa di Simeone gli ha affinato lo sguardo e l’intuizione. Passato l’Avvento, passato il Natale…abbiamo atteso molte cose ed anche il Signore. Mi chiedo se lo so davvero riconoscere negli eventi, nelle fatiche, nel dolore, nella morte di Tiziana e nello strazio di Sr Cinzia e della sua famiglia. Chiedo al Signore di affinare la mia sensibilità, di aiutarmi ad approfondire l’attenzione al suo passaggio. Chiedo questo anche per chi soffre, per chi ha fede e per chi non ha motivi cui aggrappare la propria vita. Che ad ogni momento possiamo dire con Simeone: Ora lascia che io vada in pace…perché ho visto la tua salvezza.

    Rispondi
  2. . Elena

    Dove sei Gesù, Salvatore del mondo? Ti cerco, mi aspetto di vederti, di sentirti là dove nessuno guarda, dove nessuno si aspetta di incontrarti… Perché provo a riconoscerti con il cuore ancor prima che con lo sguardo? Cosa mi spinge verso Te nel povero, nel rifugiato, nell’ammalato, nel sofferente, verso chi è nel lutto, nella solitudine, ma anche verso ciò che è piccolo, fragile, bello, buono, prezioso nel segreto dell’anima? Se io non riesco ad intuirti, Gesù, vienimi incontro. Cercami tu, perché io spesso sono troppo cieca e sorda, troppo dura e insensibile, guardo troppo in alto o troppo in basso e non incrocio il tuo sguardo, la tua luce….
    Prego per Tiziana, per sr Cinzia, per chi è nel dolore del lutto.

    Rispondi
  3. srAlida

    Nella presentazione di Gesù al tempio mi unisco nel presentare in silenzio domande al mistero del dolore specie di una morte inaspettata come per Tiziana e per il dolore della famiglia e di
    sr Cinzia….Aumenti la nostra fede per riconoscerlo sopratutto tra le smentite della vita….Preghiamo ….

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.