Mc 11,15-19
15 Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe 16 e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. 17 E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». 18 Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. 19 Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.
Commento
Anche questo gesto come quello del fico ha un grande valore simbolico. Qui è come se finisse l’economia del tempio di Gerusalemme. Economia intesa come luogo deputato al sacro, alla salvezza. Non è il tempio con i suoi riti che dona la salvezza. La salvezza passa attraverso Gesù. Non attraverso la compravendita che avveniva dentro il tempio. Sappiamo bene che cambiavalute e venditori erano necessari per realizzare i vari sacrifici che avvenivano all’interno del tempio. Gesù con il gesto di cacciare fuori tutti dal tempio dichiara che non servono più tutti questi sacrifici. Come aveva detto in un’altra occasione egli dichiara che non vuole sacrifici, ma misericordia. Ma vi è anche un volto positivo di questo gesto: Ed è la proclamazione del nuovo culto che svela Gesù – o meglio svelerà – come Colui nel quale si incontrano e si fondono l’offerente e l’offerta. La Pasqua sarà infatti la pienezza del dono di Dio che regala all’umanità il vero culto gradito a Dio: l’offerta d’amore! In essa appunto Gesù offre Se stesso. Egli, citando Isaia, chiama il Tempio “casa di preghiera per tutte le nazioni” – il nuovo culto che celebra la comunione nuziale tra Dio e la sua creatura amata e perduta, ma ora finalmente ritrovata e portata alla pienezza della relazione con Dio.
Preghiamo
Preghiamo per tutte le famiglie.
Offerta gradita a Dio è il nostro cuore così come è… Per come è capace di amare.. Pregando per tutte le famiglie, ricordo i ragazzi che domani ricevono la Cresima, e per tutte le persone malate..
Casa di preghiera. Quanto bisogno abbiamo di contaminare ciò che è sacro…
Ieri vedevo un servizio sul “muro del pianto” che poi è il muro della preghiera, a Gerusalemme. E la profonda contaminazione sessista sulla porzione destinata alle donne, e sul dissenso per l’abito, il tempo e le modalità di preghiera destinati ad uomini e donne, e la gestione dei sacri rotoli….E pensavo tristemente che c’è di tutto, fuorché la voglia di preghiera in certe anime umane quando si vuole strumentalizzare un culto o un luogo sacro con altri scopi. Magari appare innocuo, ma il marcio si scopre appena grattando un po’ sulla superficie delle cose… Comprendo l’indignazione di Gesù di fronte ai mercati, ai sacrifici e ad ogni manipolazione di ciò che nasce per uno scopo e viene ridotto a molto altro. Penso anche che ognuno però va a pregare portando ciò che è, nel bene e nel male. E alla mensa dell’ultima cena, non sedeva forse anche Giuda? Dio, che ci ama come nessun altro, ci offre la vita del Figlio, affinché la seguiamo ed apprendiamo ad essere uomini e donne nuove. Cosa difficile allora come oggi. Perciò Signore, indignati pure con noi delle nostre meschinità, ma non smettere di amarci e di insegnarci la Via…