sabato 24 dicembre

di | 23 Dicembre 2016

matisse Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

Commento

E così siamo arrivati alla vigilia di Natale. Non so come ci siamo arrivati. Io trafelato e di corsa. Come sempre. E voi? Potrebbe essere bello sentire i vostri commenti e auguri in  questi giorni! Ma ecco il commento al vangelo di oggi che  ci mette sulle labbra il canto di gioia del vecchio sacerdote Zaccaria che come sentinella scruta e saluta i primi albori additando Colui che ci visiterà “il sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace”. Zaccaria, muto per la sua incredulità, prorompe in questa lode guidato dallo Spirito, facendosi voce di tutta la storia della salvezza, della storia di un popolo,  perché “JHWH fa grazia/misericordia”! E’ lode a Dio che visita il popolo portando redenzione e salvezza, vita e speranza, riconciliazione e pace! Al Messia guarda la storia passata, presente e futura: tutti siamo protesi ormai verso “questo tuo visitarci” che questa notte illuminerà la nostra esistenza, riconcilierà il cielo e la terra e ci disarmerà il cuore e la vita e ci renderà coraggiosi operatori di pace.

Preghiamo

Preghiamo per tutto i credenti che si apprestano a vivere il natale. Lo possano fare con serenità e gioia.

6 pensieri su “sabato 24 dicembre

  1. Anna

    Solo una preghiera come Zaccaria: Signore rendici coraggiosi messaggeri di pace, dove c’e odio che noi sappiamo portare amore.
    E l’augurio piu bello di Natale ma quanto difficile, umanamebte impossibile ma reso poissibile dalla venuta di Cristo Gesu nel mondo l, bambino innocente affidato al volere di Dio.
    Con questo vi auguro buon natale.
    PREGHIAMO PER LA PACE NELLE NOSTRE FAMIGLIE.

    Rispondi
  2. Elena

    “Grazie alla tenerezza e alla misericordia di Dio ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nell’ombra delle tenebre e nell’ombra di morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace.”
    Solo… E così sia….
    Mi piace pensare che la meditazione davanti al Signore che viene fra noi possa essere silenziosa ed intima. Sia un Natale di cuore e meditazione per ciascuno. Vi ricordo nella preghiera….

    Rispondi
  3. sr Rita

    Come augurio e condivisione mando la lettera che ho inviato ai nostri amici. Un abbraccio a tutti e ciascuno. A Don Roberto un fraterno abbraccio.

    Uniao da Vitoria, Dicembre2016 Feliz Natal!

    Carissimi amici,
    abbiamo da poco concluso l’anno della misericordia con cui Papa Francesco ha voluto portare la nostra mente e il nostro cuore alla radice dell’identità di Dio. Ora, il mistero del Natale ci immerge nella manifestazione concreta e delicata di questa identità: l’incarnazione e la nascita di Gesù in mezzo a noi.
    Voi, come tutti gli amici che amano la nostra missione, siete una chiara testimonianza di un amore che si incarna. A nome delle nostre bambine e delle famiglie che raggiungiamo con piccoli e concreti gesti di servizio e di carità, auguriamo di vivere il Natale con intensità di fede e di speranza. Possiate avvertire nel cuore la gioia di chi ama e dona con gratuità: è la gioia che fa assomigliare un poco a Dio.
    Il nostro servizio in casa e nei Bairo di periferia continua a ritmo serrato. In casa quest’anno abbiamo avuto 18 bambine e adolescenti. Ciascuna di loro ha una storia che richiede accoglienza, amore, dedizione, pazienza e soprattutto gratuità. Il giorno 9 dicembre abbiamo concluso le attività prima delle vacanze estive. E’ stato un bel momento di spiritualità con la celebrazione della S.Messa e la presentazione della Natività da parte delle bambine. Alcune danze con canti natalizi hanno creato un’atmosfera di tenerezza. Un momento di festa con una merenda, offerta dalle volontarie che sempre aiutano la nostra casa, ha concluso la giornata in bellezza. Con noi della casa, le famiglie delle bambine, i volontari e gli amici eravamo più di cento persone.
    Il 23 ottobre abbiamo vissuto una iniziativa particolare per l’autofinanziamento della nostra casa: un pranzo solidale. Ci ha richiesto molto lavoro per preparare, andare nei negozi e supermercati a chiedere donazione di alimenti per il pranzo, vendere i biglietti…Ma è stata una bellissima esperienza di fraternità. Abbiamo trovato disponibilità in parecchie persone; un gruppo di volontari si sono offerti a cucinare il pranzo per 375 persone. Dopo il pranzo abbiamo fatto alcune partite di tombola mentre si trasmetteva musica italiana. Fu un successo di simpatia, di fraternità, di soddisfazione ed anche di un buon risultato economico che ci ha permesso di sostenere le spese di metà mese. Di tutto ringraziamo il Signore. L’altro lato della medaglia, successa negli stessi giorni, è stata la decisione del Sindaco uscente di tagliare quel poco aiuto economico che mensilmente dava alla nostra – come a tante altre istituzioni -. Essendo a fine mandato doveva coprire i debiti e non ha trovato altra soluzione che tagliere nell’ambito della solidarietà. Come avviene in tanti altri Paesi, del resto! Ma la Provvidenza non ci abbandona.
    In queste ultime settimane di Avvento stiamo costruendo una camera , una cucina e un bagno per una adolescente che fino all’anno scorso era nella nostra casa. Il 15 Novembre ha partorito un bambino di quasi 4 Kg, RAIZON, nato col parto cesareo, in seguito a una visita ginecologia pagata da noi, dato il medico di base non si decideva a farla ricoverare. La mammina ha 13 anni, il papà 25. Stanno vivendo nella casa della nonna, ma lo spazio è insufficiente e la convivenza difficile. Incoraggiate anche dall’aiuto economico di un amico sacerdote di Bergamo, stiamo comprando il materiale edile, abbiamo incaricato un carpentiere che a sua volta ha bisogno di lavorare( è marito di una nostra operatrice morta il 26 ottobre a 39 anni, di cancro, lasciando 5 figli); ogni giorno andiamo una o due volte a vedere come procede il lavoro e salutare il bambino, che grazie a Dio cresce bene. Certo, una-due volte per settimana, portiamo alimenti per tutta la famiglia, perché lavora solo il patrigno e le bocche da sfamare sono tante. Stiamo spingendo il papà del bambino a procurare lavoro, ma…ci vorrà tempo. Questo servizio concreto alla vita, fa vivere a me e alle sorelle di comunità, il Natale come una nuova incarnazione dell’amore che passa anche attraverso questi piccoli gesti di prossimità. A tutti voi che mi aiutate in questa missione BUON NATALE di vero cuore e che Gesù vi benedica.
    La mia salute è buona nonostante gli anni che crescono. Lavoro con piacere e la vita mi appare sempre più interessante.
    Auguro anche voi salute, serenità e fede per dare spessore buono e bello alla vostra esistenza. Un abbraccio affettuoso a ciascuno.

    Vostra Sr Rita

    Rispondi
  4. sr Rita

    Uniao da Vitoria, Dicembre 2016 Feliz Natal!

    Carissimi amici,
    abbiamo da poco concluso l’anno della misericordia con cui Papa Francesco ha voluto portare la nostra mente e il nostro cuore alla radice dell’identità di Dio. Ora, il mistero del Natale ci immerge nella manifestazione concreta e delicata di questa identità: l’incarnazione e la nascita di Gesù in mezzo a noi.
    Voi, come tutti gli amici che amano la nostra missione, siete una chiara testimonianza di un amore che si incarna. A nome delle nostre bambine e delle famiglie che raggiungiamo con piccoli e concreti gesti di servizio e di carità, auguriamo di vivere il Natale con intensità di fede e di speranza. Possiate avvertire nel cuore la gioia di chi ama e dona con gratuità: è la gioia che fa assomigliare un poco a Dio.
    Il nostro servizio in casa e nei Bairo di periferia continua a ritmo serrato. In casa quest’anno abbiamo avuto 18 bambine e adolescenti. Ciascuna di loro ha una storia che richiede accoglienza, amore, dedizione, pazienza e soprattutto gratuità. Il giorno 9 dicembre abbiamo concluso le attività prima delle vacanze estive. E’ stato un bel momento di spiritualità con la celebrazione della S.Messa e la presentazione della Natività da parte delle bambine. Alcune danze con canti natalizi hanno creato un’atmosfera di tenerezza. Un momento di festa con una merenda, offerta dalle volontarie che sempre aiutano la nostra casa, ha concluso la giornata in bellezza. Con noi della casa, le famiglie delle bambine, i volontari e gli amici eravamo più di cento persone.
    Il 23 ottobre abbiamo vissuto una iniziativa particolare per l’autofinanziamento della nostra casa: un pranzo solidale. Ci ha richiesto molto lavoro per preparare, andare nei negozi e supermercati a chiedere donazione di alimenti per il pranzo, vendere i biglietti…Ma è stata una bellissima esperienza di fraternità. Abbiamo trovato disponibilità in parecchie persone; un gruppo di volontari si sono offerti a cucinare il pranzo per 375 persone. Dopo il pranzo abbiamo fatto alcune partite di tombola mentre si trasmetteva musica italiana. Fu un successo di simpatia, di fraternità, di soddisfazione ed anche di un buon risultato economico che ci ha permesso di sostenere le spese di metà mese. Di tutto ringraziamo il Signore. L’altro lato della medaglia, successa negli stessi giorni, è stata la decisione del Sindaco uscente di tagliare quel poco aiuto economico che mensilmente dava alla nostra – come a tante altre istituzioni -. Essendo a fine mandato doveva coprire i debiti e non ha trovato altra soluzione che tagliere nell’ambito della solidarietà. Come avviene in tanti altri Paesi, del resto! Ma la Provvidenza non ci abbandona.
    In queste ultime settimane di Avvento stiamo costruendo una camera , una cucina e un bagno per una adolescente che fino all’anno scorso era nella nostra casa. Il 15 Novembre ha partorito un bambino di quasi 4 Kg, RAIZON, nato col parto cesareo, in seguito a una visita ginecologia pagata da noi, dato il medico di base non si decideva a farla ricoverare. La mammina ha 13 anni, il papà 25. Stanno vivendo nella casa della nonna, ma lo spazio è insufficiente e la convivenza difficile. Incoraggiate anche dall’aiuto economico di un amico sacerdote di Bergamo, stiamo comprando il materiale edile, abbiamo incaricato un carpentiere che a sua volta ha bisogno di lavorare( è marito di una nostra operatrice morta il 26 ottobre a 39 anni, di cancro, lasciando 5 figli); ogni giorno andiamo una o due volte a vedere come procede il lavoro e salutare il bambino, che grazie a Dio cresce bene. Certo, una-due volte per settimana, portiamo alimenti per tutta la famiglia, perché lavora solo il patrigno e le bocche da sfamare sono tante. Stiamo spingendo il papà del bambino a procurare lavoro, ma…ci vorrà tempo. Questo servizio concreto alla vita, fa vivere a me e alle sorelle di comunità, il Natale come una nuova incarnazione dell’amore che passa anche attraverso questi piccoli gesti di prossimità. A tutti voi che mi aiutate in questa missione BUON NATALE di vero cuore e che Gesù vi benedica.
    La mia salute è buona nonostante gli anni che crescono. Lavoro con piacere e la vita mi appare sempre più interessante.
    Auguro anche voi salute, serenità e fede per dare spessore buono e bello alla vostra esistenza. Un abbraccio affettuoso a ciascuno.

    Vostra Sr Rita

    Ho pensato di condividere con voi quanto ho scritto agli amici della nostra missione. Buon Natale a ciascuno e un abbraccio a Don Roberto e Don Sandro.

    Rispondi
  5. sr.Alida

    Bisogna agganciare a una stella l’aratro della nostra vita….Viene a visitarci dall’alto un Sole che sorge…nulla si sottrae al suo calore…viene
    nella capanna della nostra esistenza…Raccolgo ogni nostra intenzione,ponendola ai piedi del Bambino…Buon Natale a tutti e a ciascuno .

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