sabato 22 marzo

di | 21 Marzo 2025

Ger. 40

1 Ecco la parola che fu rivolta dal SIGNORE a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capo delle guardie, lo ebbe rimandato libero da Rama. Quando questi lo fece prendere, Geremia era incatenato in mezzo a tutti quelli di Gerusalemme e di Giuda, che dovevano essere deportati a Babilonia. 2 Il capo delle guardie prese dunque Geremia, e gli disse: «Il SIGNORE, il tuo Dio, aveva pronunciato questo male contro questo luogo; 3 il SIGNORE l’ha fatto venire e ha fatto come aveva detto, perché voi avete peccato contro il SIGNORE e non avete dato ascolto alla sua voce; perciò questo vi è avvenuto. 4 Ora ecco, io ti sciolgo oggi dalle catene che hai alle mani; se ti piace di venire con me a Babilonia, vieni; io avrò cura di te; ma se non gradisci di venire con me a Babilonia, rimani qui; ecco, tutto il paese ti sta davanti; va’ dove ti piacerà e ti converrà di andare». 5 Poiché Geremia non si decideva ad andare con lui, l’altro aggiunse: «Torna da Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, che il re di Babilonia ha stabilito sulle città di Giuda, e abita con lui in mezzo al popolo; oppure va’ dovunque ti piacerà». Il capo delle guardie gli diede delle provviste e un regalo, e lo accomiatò. 6 Geremia andò da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa, e abitò con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese. 7 Quando tutti i capi degli uomini armati, che erano per le campagne, ebbero saputo, essi e i loro uomini, che il re di Babilonia aveva stabilito Ghedalia, figlio di Aicam, sul paese, e che gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini e quelli tra i poveri del paese che non erano stati deportati a Babilonia, 8 si recarono da Ghedalia a Mispa: erano Ismael, figlio di Netania, Iocanan e Gionatan, figli di Carea, Seraia, figlio di Tanumet, i figli di Efai di Netofa, e Iezania, figlio del Maacatita: essi e i loro uomini. 9 Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, giurò loro e alla loro gente, dicendo: «Non temete di servire i Caldei; abitate nel paese, servite il re di Babilonia, e tutto andrà bene per voi. 10 Quanto a me, ecco, io risiederò a Mispa per tenermi agli ordini dei Caldei, che verranno da noi; voi raccogliete il vino, la frutta d’estate e l’olio; metteteli nei vostri vasi, e abitate nelle città di cui avete preso possesso». 11 Anche tutti i Giudei che erano in Moab, fra gli Ammoniti, nel paese di Edom e in tutti i paesi, quando udirono che il re di Babilonia aveva lasciato un residuo in Giuda e che aveva stabilito su di loro Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, 12 se ne tornarono da tutti i luoghi dov’erano stati dispersi e si recarono nel paese di Giuda, da Ghedalia, a Mispa; raccolsero vino e frutta d’estate in grande abbondanza. 13 Or Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati, che erano per la campagna, andarono da Ghedalia a Mispa, e gli dissero: 14 «Sai tu che Baalis, re degli Ammoniti, ha mandato Ismael, figlio di Netania, per toglierti la vita?» Ma Ghedalia, figlio di Aicam, non credette loro. 15 Allora Iocanan, figlio di Carea, disse segretamente a Ghedalia, a Mispa: «Lasciami andare a uccidere Ismael, figlio di Netania; nessuno lo saprà; perché dovrebbe toglierti la vita, e tutti i Giudei che si sono raccolti presso di te andrebbero dispersi, e il residuo di Giuda dovrebbe perire?» 16 Ma Ghedalia, figlio di Aicam, disse a Iocanan, figlio di Carea: «Non farlo, perché quello che tu dici d’Ismael è falso»

Commento

Ormai la deportazione è finita, la città di Gerusalemme distrutta, insieme al tempio. In questo testo vediamo due questioni interessanti. La prima questione è che il governatore Ghedalia che è messo a governare a nome dei Caldei sul regno di Israele mette in atto una forma di dominazione diciamo non troppo dura. Basta servire il re dei caldei che poi potranno addirittura raccogliere uva, grano e olive.  Non è una schiavitù durissima, ma è pur sempre una mancanza di libertà. E questo provoca ribellioni da parte di gruppo che non accetta tale dominazione. Si tratta in particolare di Ismael di stirpe regale che scombina tutti i piani del governatore a questo punto vedremo nei prossimi capitoli come la repressione sarà dura. Il secondo dato interessante è la sorte di Geremia. Secondo le indicazioni di Ghedelia il governatore egli può scegliere dove stare. Una situazione favorevole per il profeta che fino a quel momento se ne stava nel cortile della prigione. Interessante la scelta di Geremia: sceglie di stare in mezzo alla gente che era rimasta in città per condividere con loro la sorte di chi ha perso tutto. Penso ai nostri giorni e a quante persone decidono di fermarsi la dove la gente soffre a causa della violenza e della guerra per portare un po’ di aiuto e non posso fare altro che dire grazie a tutti loro.

Preghiamo

Preghiamo per tutti gli operatori umanitari.

Un pensiero su “sabato 22 marzo

  1. sr Alida

    C’è e c’è stato chi decide di stare in mezzo alla gente che soffre per violenza, per guerre, per mafia… No si può che dire grazie, per il coraggio e il rischio che si corre…. Prego con voi per tutti gli operatori umanitari.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.