sabato 21 ottobre

di | 20 Ottobre 2023

Matteo 25,14-30

Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito 16colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. 17Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 20Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. 21“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. 22Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. 23“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. 25Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. 26Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.

Commento

E se il centro di questa parabola è proprio quello che viene definito il servo fannullone, quello che non è in grado di produrre niente, quello che non è in grado di raddoppiare il valore del suo talento? Non al centro perché non sa far niente, e quindi sta al centro in una maniera negativa. Ma al centro in una maniera positiva. Non diciamo che al centro del cuore di Dio ci stanno i piccoli, i poveri, quelli che non possono nulla nella vita? qui si dice che questo servo ha avuto paura nella vita. si dice che ha sotterrato il talento per paura. Noi tutte queste persone le mettiamo nella categoria degli incapaci, dei fannulloni; Dio li pone al centro del suo cuore.  i poveri che noi cataloghiamo come incapaci, Dio li mette al centro del suo cuore. Non gli interessa quanto produci, ma che stai nel suo cuore. se volete questa parabola è la critica il sistema che premia chi produce tanto e  che condanna chi non sa fare niente. Gesù vede il suo popolo e mette al centro della sua attenzione proprio chi non ha niente e nessuno; mette al centro chi non ce la fa a produrre tanto.

Preghiamo

Preghiamo per chi non ce la fa nella vita

Un pensiero su “sabato 21 ottobre

  1. srAlida

    Fa che possiamo Signore mettere al centro della nostra attenzione e cura chi è più bisognoso, e scartato trovi sempre posto nel nostro cuore e nella nostra preghiera. In particolare le persone che abitano le nostre comunità.. Cascina dell’agro, le ospiti del Mantello a Torre B., gli ospiti di casa S. Giuseppe Brescia…. che non son tra quelli che non sanno fare nulla,ed altre realtà, che sono più in difficoltà e tenuti in poco conto. Per chi non c’è la fa nella vita.

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